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Istat. Annuario 2013. “Il 70% degli italiani si sente in salute, ma gli uomini più delle donne”


Nel rapporto segnalato anche il trend discendente del numero dei fumatori. Bene anche le abitudini alimentari (che non tramontano) come il pranzo a casa e una colazione adeguata. Male lo sport: solo 1 su 5 lo pratica. Il 37,9% della popolazione è affetto da patologie croniche, ma numero sale all’86,4% per gli over 75. IL CAPITOLO SALUTE - SINTESI ANNUARIO ISTAT 2013

19 DIC - È sempre buono lo stato di salute, ma più per gli uomini che per le donne. Lo rileva l’Annuario statistico sulla popolazione italiana dell’Istat. Nel 2013, il 70,4% della popolazione ha fornito un giudizio positivo del proprio stato di salute; la percentuale è più alta fra gli uomini (74,2%, in calo però di 1,1 punti percentuali) che fra le donne (66,8%). Per quanto attiene invece alla 'geografia della buona salute', la parte di italiani che dichiara di stare bene è leggermente più elevata al Nord (71,9%) rispetto al Centro (69,8%) e al Mezzogiorno (68,8%). Tra le Regioni, invece, le percezioni migliori si sono rilevate a Bolzano (84,8%), Trento (76,2%) e in Lombardia (73,5%). 

Le situazioni peggiori si registrano invece in Basilicata e Calabria (64,1%). Inoltre, rispetto al 2012, diminuiscono le persone che si dicono in buona salute sia al centro che al Sud. Come per la salute in generale, lo svantaggio per il sesso femminile, sottolinea l'Istat, ''emerge anche nei dati relativi alla quota di popolazione che soffre almeno di una malattia cronica'': sono infatti le donne ad esserne più frequentemente colpite. In particolare, il 20% della popolazione ha dichiarato di essere affetto da due o più malattie croniche, con differenze di genere ''molto marcate'' a partire dai 45 anni.
 
Guardando le patologie croniche, il 37,9% delle persone dichiara di esserne affetto, ma la percentuale sale notevolmente, raggiungendo l’86,4%, fra gli ultrasettantacinquenni. Le malattie croniche più diffuse sono l’ipertensione (16,7%), l’artrosi/artrite (16,4%), le malattie allergiche (10,0%), l’osteoporosi (7,4%), la bronchite cronica e l’asma bronchiale (5,9%) e il diabete (5,4%).
 
Pranzo a casa e colazione adeguata, due abitudini intramontabili
Nel nostro Paese fatica a prendere piede l’abitudine del pasto veloce fuori casa: ancora nel 2013 il pranzo resta il pasto principale e in oltre sei casi su dieci viene consumato a casa. La quota più bassa si registra tra gli uomini di 35-44 anni (52,2%). Fortemente diffusa e stabile nel tempo è anche la consuetudine a fare una colazione “adeguata” al mattino: circa otto persone su 10 abbinano al caffè o al tè alimenti nutrienti come latte, biscotti, pane. Questo comportamento salutare è più diffuso fra le donne (82,6%) rispetto agli uomini (76,7%).
 
Sempre meno fumatori in Italia
Continua il trend discendente dell’abitudine al fumo. Nel 2013 si dichiara fumatore il 20,9% (21,9% nel 2012) della popolazione over 14. Il tabagismo coinvolge più gli uomini (26,4%) delle donne (15,7%), ed è particolarmente diffuso fra i 25-34enni (36,2%) e le signore di 45-54 anni (22,1%). Gli ex fumatori sono il 23,3% della popolazione (30,8% uomini e 16,3% donne).
 
Italiani: popolo di sedentari
Nel 2013, il 21,3% della popolazione di tre anni e più pratica uno o più sport con continuità, l’8,7% vi si dedica saltuariamente, mentre il 27,7% svolge almeno qualche attività fisica, come fare passeggiate, nuotare o andare in bicicletta. Lo evidenziano i dati Istat. I sedentari rappresentano il 42% del totale, ma le donne sono di più degli uomini (46,5% contro 37,1%).

19 dicembre 2013
© Riproduzione riservata


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