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Maternità. Sigo: in Italia meno 'baby mamme' e aumentano over 40. E su eterologa: "Inserirla nei Lea"


Così la Società italiana di Ginecologia e Ostetricia ha fotografato la realtà della maternità in Italia. Focus sulla procreazione medicalmente assistita. Per il presidente Paolo Scollo, è necessario l'intervento del Ministero della Salute: "L’alternativa - ed è quello che avvenendo - è che le  Regioni in autonomia rimborsano i trattamenti fatti nei centri di Pma".

23 GEN - I ginecologi della Sigo, la società scientifica di ginecologia e ostetricia, chiedono al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin che i nuovi Lea contengano anche l’eterologa. Altrimenti, ha spiegato il presidente della Sigo, Paolo Scollo, “sarà praticamente impossibile praticarla nel pubblico”. Questo per tutta una serie di problematiche legate ai costi delle tecniche di fecondazione, alla mobilità sanitaria e al rimborso dei farmaci per indurre l’ovulazione. In alternativa, suggerisce Scollo, “e regioni in autonomia potrebbero rimborsare i trattamenti fatti nei centri di Pma”.

 
I ginecologi della Sigo, nel corso di una conferenza stampa, hanno poi illustrato i dati relativi alla maternità in Italia: emerge la diminuzione delle 'baby mamme'  (under 19), e la conferma dell’aumento di quelle over 40. Scollo: “In tre anni è diminuito del 17% il numero delle madri under 19, passando da 9.817 nel 2010 a 8.085 nel 2013. E' un grande successo per l’intera collettività, che testimonia la crescente consapevolezza degli adolescenti”.
 
“In Italia ci sono ancora forti differenze tra i vari territori - aggiunge Scollo -. Solo in alcune aree del Paese l’uso dei contraccettivi raggiunge i livelli europei. Oltre il 60% delle giovanissime madri risiede nel Mezzogiorno. Rnnoviamo il nostro appello alle Istituzioni affinché sia approvata al più presto una legge che renda obbligatoria l’educazione sessuale in tutte le scuole del nostro Paese”.
 
Mauro Busacca, Vice Presidente Sigo, ha poi commentato l'aumento delle madri over 40: “Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un incremento del 12% delle madri ultra 40enni. Nel 2010 erano 34.770 mentre adesso sono 39.835 e rappresentano oltre l’8% di tutte le partorienti italiane”. "Mettere al mondo un figlio in età avanzata è una tendenza ormai consolidata  - prosegue Busacca - e noi ginecologi siamo in grado di gestire anche questo tipo di gravidanze. Resta fondamentale però preservare il sistema riproduttivo femminile con una dieta sana ed equilibrata”. Per questo, il vice presidente della Sigo ha spiegato che “la nutrizione sarà al centro del nostro congresso nazionale che si terrà all’interno di Expo 2015”.

 
Il 90° congresso della Società scientifica, dal titolo Nutrizione, stili di vita e salute della donna, si terrà, infatti, a ottobre a Milano nell’ambito proprio dell'Expo. “Abbiamo deciso di svolgere il nostro incontro annuale all’interno di questo importantissimo evento internazionale per rilanciare il tema del benessere femminile – hanno detto Scollo e Busacca -. Purtroppo alcuni comportamenti scorretti come fumo, sedentarietà o abuso di alcol sono sempre più diffusi tra le italiane. L’età media delle madri si sta alzando e quindi una donna deve adottare, fin da giovane, stili di vita sani per non compromettere la propria salute riproduttiva. Seguire una dieta equilibrata - concludono - è sempre più importante per prevenire molte malattie ginecologiche ed ostetriche. L’alimentazione corretta è inoltre un fattore che il medico specialista deve monitorare con estrema attenzione nei controlli successivi alla diagnosi della patologia”.
 
Vito Trojano presidente Aogoi ha parlato della responsabilità professionale anticipando che il 90 Congresso della Sigo avrà anche un focus su questo tema. “Come associazioni – ha detto - siamo tutti impegnati a spingere per l’approvazione del ddl unico sulla responsabilità professionale all’attenzione del Parlamento che non intende proteggere una lobby ma piuttosto mettere in chiaro quella che è la colpa medica rispetto alla colpa nell’ambito della sanità. Nel congresso ci sarà spazio per parlare di questi temi perché noi sappiamo fare autocritica e abbiamo la certezza che se avessimo una strutturazione diversa noi potremmo dare molto di più di quello che si riesce a dare”.
 
Sul rapporto e sul confronto tra la ginecologia ospedaliera e quella dei territori è intervenuto  Antonio Chiantera segretario nazionale Aogoi per dire che “Non ci sono molte differenze. Penso che il mondo dei ginecologi universitari, ospedalieri e territoriali non esista più. Esistono i ginecologi italiani i quali in un’unica grande famiglia che è la Sigo, devono andare avanti”.
Chiantera è tornato sull’età riproduttiva spiegando che “questa in una donna è massima tra i 18 e i 28 anni, poi comincia lentamente a scendere”. Le donne che partoriscono in età avanzata, oltre i 50 anni, ha spiegato, specie se famose, incrementando uno spirito di emulazione “fanno una violenza alla biologia dell’essere umano e lo dobbiamo dire, perché quella violenza solo in rari casi conduce ad una gravidanza”.  

23 gennaio 2015
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