Summit Diabets di Houston. Pella (Anci): “Italia protagonista di un modello di governance inclusivo e partecipativo”
Così il vicepresidente vicario Anci intervenendo al Cities Changing Diabetes Summit 2017 dedicato alla discussione dei temi della salute nelle città, con particolare focus sulla lotta e la prevenzione al diabete. Il summit si è svolto alla presenza delle 8 città coinvolte nel programma Cities Changing Diabetes: oltre a Houston, New Mexico, Vancouver, Copenhagen, Shanghai, Tianjin, Johannesburg e Roma.
28 OTT - “I Comuni italiani, e in particolare le 14 città metropolitane, rappresentano in questo momento un fondamentale banco di prova per lo studio e l’implementazione di un approccio integrato che tenga conto di tutti i fattori di rischio che incidono sulla salute e sul benessere dei cittadini, dai determinanti socio-economici a quelli ambientali o infrastrutturali. Basti pensare che, da qui al 2050, si stima che una persona su tre avrà il diabete, e pertanto la salute deve diventare una priorità dell’azione amministrativa dei Sindaci per poter garantire città sane alle giovani e alle future generazioni”. Così il vicepresidente vicario Anci,
Roberto Pella che - in rappresentanza di Anci e Comitato delle Regioni - ha partecipato a Houston negli Stati Uniti al Cities Changing Diabetes Summit 2017 dedicato alla discussione dei temi della salute nelle città, con particolare focus sulla lotta e la prevenzione al diabete.
Il summit si è svolto alla presenza delle 8 città coinvolte nel programma Cities Changing Diabetes: oltre a Houston, New Mexico, Vancouver, Copenhagen, Shanghai, Tianjin, Johannesburg e Roma.
“La condivisione e l’ampissimo coinvolgimento di partner all’interno del progetto, dal mondo accademico e della ricerca scientifica al mondo dello sport e della partecipazione attiva dei cittadini – ha detto Pella nel suo intervento –rappresentano la caratteristica distintiva ed esemplare del modello italiano di governance partecipativa qui ad Houston, a testimonianza del valore aggiunto di una strategia inclusiva e coordinata, che responsabilizzi ciascuno nella definizione di politiche pubbliche per la salute nelle città”.
Sintetizzando i contenuti del Parere d’iniziativa approvato a Bruxelles lo scorso maggio durante la seduta plenaria del Comitato delle Regioni, il vicario Anci ha ricordato che “la salute deve essere considerata un valore condiviso, un bene comune e affinché si possa contribuire alla costruzione di città più salutari e di sistemi di welfare più inclusivi ed equi, bisogna agire adesso in tutti gli ambiti d’azione, dalla pianificazione urbanistica alla mobilità, dall’ambiente all’attività fisica e alla sana alimentazione”.
E proprio questo è stato l’invito rivolto a tutti gli 8mila sindaci italiani attraverso la Lettera Aperta “Promuovere la salute nelle città come bene comune”, divulgata in occasione della recente assemblea nazionale Anci di Vicenza e sottoscritta dai rappresentanti di Anci, Coni, Istituto Superiore di Sanità, Federsanità-Anci, CittadinanzAttiva e Rete delle Città Sane.
28 ottobre 2017
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