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Trapianti da record: mai così tanti negli ultimi dieci anni. Si riducono le liste d'attesa e le opposizioni alla donazione. Report 2017 del Cnt


A crescere non solo i numeri sulle donazioni e i trapianti di organi, tessuti e cellule ma un’intera rete sanitaria, che “dimostra di essere tra le più efficienti del nostro Paese”, sottolinea il commento al rapporto 2017 del Centro nazionale trapianti (Cnt), appena pubblicato. IL REPORT

17 GEN - Trapianti in netto aumento come non si era mai visto negli ultimi dieci anni.

A crescere non solo i numeri sulle donazioni e i trapianti di organi, tessuti e cellule ma un’intera rete sanitaria, che “dimostra di essere tra le più efficienti del nostro Paese”, sottolinea il commento al reporto 2017 del Centro nazionale trapianti (Cnt), appena pubblicato.

E a beneficiare di questo trend positivo sono i pazienti in lista di attesa che, per il secondo anno consecutivo, registrano un calo.

Il primo incremento riguarda l’attività di donazione: nel 2017, ci sono stati 1741 donatori (sia deceduti che viventi). Rispetto al 2016 si tratta di un incremento del 9 per cento.

Considerando gli ultimi 5 anni (2013-2017), il trend è in ascesa (29%) e questo di pari passo con la riorganizzazione della Rete Nazionale Trapianti.
Aumentano nel 2017 anche gli accertamenti di morte eseguiti (45 per milione di popolazione rispetto ai 40.8 del 2016) e i donatori utilizzati (1436 contro i 1298 del 2016, +10.5%).

E anche il dato sulle opposizioni alla donazione migliora: nel 2017 era al 28.7% contro il 32.8% dell’anno precedente (-4.1 punti percentuali).
I dati sulle donazioni si ripercuotono sul numero dei trapianti; nel 2017, gli interventi totali (organi prelevati da donatore deceduto e vivente) sono stati 3.921 rispetto ai 3.698 del 2016 (+6%).

Si tratta, spiega il Cnt,  di una crescita consolidata che, negli ultimi 5 anni (2017-2013) registra un +27%. Aumentano i trapianti complessivi di rene (2221 nel 2017 contro i 2076 nel 2016) e di fegato (1304 rispetto ai 1220 del 2016). Sostanzialmente stabili i trapianti di cuore (265 nel 2017- 266 nel 2016) e di polmone (144 nel 2017- 147 nel 2016).

“Questi ottimi risultati- commenta Alessandro Nanni Costa, direttore generale del Centro Nazionale Trapianti - sono il frutto del nostro voler fare sistema”.

E aggiunge: “In questi anni abbiamo sostenuto tutti, ci siamo presi cura delle realtà più critiche così come delle eccellenze. Nessuno è stato mai lasciato solo. Siamo convinti che la crescita è possibile solo se lavoriamo tutti insieme, dalle Regioni ai coordinamenti locali. Questi numeri ci confortano perché testimoniano che la nostra strategia paga”.

Il direttore del Centro ricorda infine che “la nostra è una rete vivace, all’interno della quale si fanno più di 10 trapianti al giorno con uno dei tassi di successo e di qualità tra i più alti in Europa”.

Con l’aumento delle donazioni e dei trapianti si registra poi una flessione dei pazienti in lista attesa. A fine 2017 sono stati 8.743 mentre, a fine 2016 erano 9.026.

Diminuiscono, per il secondo anno consecutivo, i pazienti in attesa di un rene (6.492 contro i 6.842 del 2016: -350 pazienti) e sono stabili i pazienti iscritti nelle altre liste (fegato, cuore, polmone) rispetto al 2016.

In particolare, nel 2017 si registra un ulteriore risultato positivo per i pazienti di difficile trapiantabilità (iperimmunizzati) in attesa di ricevere un trapianto di rene. Sono stati eseguiti 64 interventi in favore di questi pazienti, contro i 31 nel 2016 , i 32 del 2015 e i 30 del 2014.

Il totale dei pazienti che hanno transitato in questa lista nel corso dell’ultimo anno è di 252. Il il programma iperimmuni è nazionale e fornisce una risposta a quei pazienti che in 8 anni non avevano potuto trovare un organo compatibile a livello regionale.

Infine, nel 2017 prosegue l’incremento delle donazioni e dei trapianti da donatori a cuore fermo. Gli accertamenti con criteri cardiaci sono stati 55 (contro i 21 dell’anno precedente), i donatori utilizzati sono stati 32 (rispetto ai 14 del 2016) e i trapianti eseguiti sono stati 63 contro i 34 del 2016.

I dati preliminari a fine 2017 sui tessuti indicano un aumento delle donazioni (14.484) su quasi tutte le tipologie di tessuto. I trapianti si attestano sui 16.222 interventi.

Anche nel settore delle cellule staminali emopoietiche aumentano i trapianti: nel 2017 quelli da donatore non familiare hanno superato quota 800 (838 contro i 778 nel 2016 e 728 nel 2015).

I potenziali donatori iscritti al Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo- IBMDR sono stati 392.873 al 31 dicembre scorso mentre un anno prima erano stati 380.594 e nel 2017 ci sono state circa 25.000 nuove iscrizioni al Registro IBMDR.
Un ultimo record 2017: 225 donatori adulti volontari (erano stati 208 nel 2016 e 190 nel 2015).
Continua poi nel 2017 il percorso di attivazione nei Comuni italiani del servizio di registrazione della dichiarazione di volontà sulla donazione di organi e tessuti in occasione del rilascio/rinnovo della carta d’identità.

All’11 gennaio 2018 i Comuni che hanno avviato questa procedura erano 2.217 contro i 1.374 nel 2016.

A influire su questo incremento c’è anche l’adozione progressiva da parte dei Comuni della Carta d’identità Elettronica (CIE).

Grazie al servizio di espressione di volontà negli uffici anagrafe si sono raccolte in media 2.000 dichiarazioni al giorno: l’81.7% delle manifestazioni di volontà rese al Comune sono positive.

Infine, prosegue l’impegno sul fronte della sensibilizzazione e informazione sui temi della donazione e del trapianto. La campagna nazionale di comunicazione “Diamo il meglio di noi”, ha all’attivo 36 organizzazioni pubbliche e private.

Nel 2017 la campagna è stata aperta anche alle Regioni, proponendo percorsi e iniziative di comunicazione coordinate sul territorio e in sinergia con i coordinamenti regionali trapianti. A oggi, le Regioni che hanno aderito sono la Sicilia, il Lazio, la Puglia e la Lombardia.

 


17 gennaio 2018
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