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Eurostat. Il 43% delle nascite Ue è fuori dal matrimonio. L’Italia si ferma al 28% ma detiene il record della fertilità più bassa e delle mamme più ‘anziane’


Negli ultimi 15 anni la quota è costantemente aumentata di circa l'1% ogni anno, evidenziando cambiamenti nei modelli di formazione della famiglia, con nascite che si verificano in relazioni non matrimoniali, coppie conviventi e genitori soli. In otto Stati ci sono state più nascite registrate al di fuori del matrimonio che all'interno del matrimonio: Francia (60%), Bulgaria e Slovenia (entrambe 59%), Estonia (56%), Svezia (55%), Danimarca (54% ), Portogallo (53%) e Paesi Bassi (50%). Tra il 2015 e il 2016, le nascite extraconiugali sono aumentate in quasi tutti gli Stati membri dell'Ue, ad eccezione di Estonia, Italia, Lettonia, Lituania, Ungheria e Regno Unito. 

09 AGO - La proporzione di nati vivi avvenuti al di fuori del matrimonio nell'UE si è attestata al 43% nel 2016. Si tratta di oltre 15 punti percentuali in più rispetto al valore del 2000.

Dal 2000, secondo l’ultima rilevazione Eurostat,  la quota è costantemente aumentata di circa 1 punto percentuale ogni anno, segnalando cambiamenti nei modelli di formazione della famiglia, con nascite che si verificano in relazioni non matrimoniali, coppie conviventi e genitori soli.

In otto Stati membri dell'Ue nel 2016 ci sono state più nascite registrate al di fuori del matrimonio che all'interno del matrimonio: Francia (60%), Bulgaria e Slovenia (entrambe 59%), Estonia (56%), Svezia (55%), Danimarca (54% ), Portogallo (53%) e Paesi Bassi (50%). 

Al contrario, oltre l'80% dei nati vivi in ​​Grecia, Croazia e Cipro sono stati registrati all'interno del matrimonio. 

Tra il 2015 e il 2016, le nascite extraconiugali sono aumentate in quasi tutti gli Stati membri dell'Ue, ad eccezione di Estonia, Italia, Lettonia, Lituania, Ungheria e Regno Unito. 

In Bulgaria e Irlanda non ci sono state variazioni. Nei paesi dell'EFTA Svizzera e Liechtenstein, la percentuale di nascite al di fuori del matrimonio nel 2016 era inferiore al 25%, a differenza di Norvegia (56%) e Islanda (70%).

L’Italia in particolare ha registrato una percentuale di nascite al di fuori del matrimonio in aumento fino al 2015, ma nel 2016 si è registrato secondo i dati Eurostat un calo del 2 per cento.

L’Italia, secondo Eurostat, è comunque nell’Ue 28 la nazione col tasso di fertilità più basso in assoluto nel 2016 in diminuzione costante  rispetto agli anni precedenti (1,34 nel 2016 assieme alla Spagna contro il massimo dell’1,92 della Francia) e le mamme italiane in media hanno l’età più elevata rispetto agli altri paesi dell’Ue 28 alla nascita del primo figlio (31 anni, contro sul versante opposto i 26 della Bulgaria e comunque tranne Irlanda, Grecia, Spagna e Lussemburgo tutti gli Stati sono al di sotto dei 30 anni).
 

 

 
 

 

09 agosto 2018
© Riproduzione riservata


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