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Verso il Forum risk management. Medicina di genere e nuove tecnologie. Il punto con Franzoso (Roche) e Merzagora (Onda)

di Diego D Ippolito

Se ne parlerà nella tavola rotonda organizzata proprio in collaborazione con l'Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere e con il contributo incondizionato di Roche, organizzato in occasione del 13° Forum Risk Management in Sanità che si terrà a Firenze, Fortezza da Basso, dal 27 al 30 novembre 2018. 

18 NOV - Durante il tredicesimo Forum Risk si parlerà di “Medicina di genere ed accesso alle nuove tecnologie” nella tavola rotonda organizzata in collaborazione con Onda (Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere) e con il contributo incondizionato di Roche. Ne abbiamo parlato con Alessio Franzoso, Institutional Affairs Manager di Roche Diagnostics e Francesca Merzagora, Presidente Onda.
 
Franzoso, al Forum si parlerà di medicina di genere...
La medicina di genere tiene conto delle differenze che si osservano tra uomini e donne nello sviluppo delle patologie e si inserisce quindi in un approccio sempre più personalizzato delle terapie. L’innovazione tecnologica può davvero essere un fattore determinante in grado di generare benefici tangibili sia per il paziente che per la sostenibilità del Sistema Sanitario. In quest’ambito la diagnostica gioca un ruolo decisivo sia nella prevenzione, che nella strategia delle cure, perché è in grado di dare risposte che tengono conto delle differenze di genere.
 
Anche per questo motivo è nata una collaborazione con Onda?
La collaborazione con Onda è iniziata qualche anno fa attraverso delle iniziative specifiche. Eravamo già sensibili a questo tipo di tematiche poiché la diagnostica, sia per le patologie tumorali che per quelle legate alla gravidanza, così come nell’ambito cardiovascolare ha sviluppato tecnologie innovative, sempre più precise e in grado di fornire informazioni cruciali.
 
Dottoressa Merzagora, di che cosa si occupa Onda nello specifico?
Onda si occupa ormai da 13 anni di salute della donna sensibilizzando la popolazione e le istituzioni, con un approccio genere specifico, sull’importanza di percorsi di prevenzione, presa in carico e cura dedicati.

 
Franzoso, Come si muove in questo campo l'azienda che rappresenta?
Collaboriamo con gli istituti pubblici, privati, le associazioni, sviluppando il tema in un approccio multi stakeholder che abbia sia una rilevanza dal punto di vista della salute del paziente, producendo evidenze di carattere clinico sui nostri test, sia per quanto riguarda gli effetti sulla sostenibilità del sistema sanitario, producendo studi che valutano l’impatto economico dell’introduzione di nuovi test o di nuovi approcci diagnostico-terapeutici.
 
È quindi importante il dialogo continuo con altri soggetti?
Ci sono molti enti associazioni con cui collaborare, si tratta di fare sistema e non disperdere energie. Le Istituzioni sanitarie possono dare l'indicazione su come si debbano costituire i gruppi di lavoro, aprendo al massimo confronto. Ritengo sia importante considerare il contributo delle aziende di settore non solo in termini di fornitura di beni e di servizi, ma bensì nell’ottica di una partnership di valore con tutti gli attori del sistema, in primis il paziente, ma anche i professionisti sanitari e le istituzioni.
 

Merzagora, quale sarà il tema che tratterete alla sessione del Forum?
Porteremo la nostra esperienza con i Bollini Rosa. Un network di 306 ospedali che Onda segnala con uno, due o tre Bollini Rosa perché sono “vicini alle donne”, offrendo percorsi di prevenzione, diagnosi e cura dedicati alle principali patologie femminili e riservano una particolare attenzione alle esigenze delle pazienti.

 
Ogni anno, in occasione della Giornata nazionale sulla salute della donna promuovete una H-Open week negli ospedali Bollini Rosa...
E' un’occasione unica per tante donne di avvicinarsi alla prevenzione e alla diagnosi precoce di alcune patologie, grazie agli ospedali che aderiscono (quest’anno sono stati oltre 190) che in una settimana mettono a disposizione gratuitamente visite, esami strumentali, incontri aperti e materiali informativi in oltre 15 aree specialistiche.
Questo è un evento a cui Onda tiene in modo particolare perché offre alle donne concretamente la possibilità di pensare alla propria salute e a prendersene cura in modo più consapevole.
 
Franzoso, a suo parere manca una buona informazione in questo campo?
Non manca, ma è un tema che può essere ulteriormente sviluppato in collaborazione con aziende che dispongono di know-how importante, soprattutto nell’ambito dell’innovazione tecnologica. È necessario concentrarsi sull'informazione e la formazione sia degli operatori sanitari che dei pazienti. Quest'anno, ad esempio, abbiamo collaborato con Onda nella realizzazione della settimana della salute della donna per promuovere l’informazione e i servizi per la prevenzione e la cura delle principali malattie femminili.

Parlavamo di accesso alle cure...
Sì, c'è un tema che è necessario sottolineare e verso il quale siamo sensibili, che è quello dell'equità di accesso alle tecnologie in tutto il territorio nazionale. L'accesso ai farmaci e ai test innovativi non è sempre distribuito in maniera uguale in tutto il territorio. Per quanto riguarda la diagnostica, inoltre, alcuni test in grado di rendere più accurata una terapia già disponibile, non sono ancora nei LEA. Il tema dell'equità deve essere al centro dell'attenzione.
È necessario fare sistema, ognuno nel rispettivo ruolo, ma soprattutto è necessario che l'innovazione, una volta accertatone il valore, sia accessibile a tutti.
 
 
Diego D'Ippolito

18 novembre 2018
© Riproduzione riservata


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