Sanità integrativa. I fondi iscritti all’Anagrafe sono 322 con 10,6 mln di iscritti. Erogate prestazioni per 2,3 mld. Il Rapporto del Ministero
Solo un terzo delle risorse erogate ha riguardato prestazioni extra Lea. Il 97% è rappresentato da enti, casse e società di mutuo soccorso mentre il 3% dai Fondi integrativi. Le prestazioni maggiormente erogate sono quelle odontoiatriche. Il 32% delle risorse erogate riguarda le prestazioni extra Lea. L’81% degli iscritti è rappresentato da lavoratori dipendenti e i loro familiari. IL RAPPORTO
19 FEB - Nel 2016 le risorse destinate per l’erogazione delle prestazioni extra LEA da parte dei fondi sanitari attestati dall’anagrafe (Fondi sanitari integrativi del SSN e enti, casse e società di mutuo soccorso) è stato di euro 755.068.420, mentre la spesa per le prestazioni incluse nei Lea è stata di euro 1.574.565.562. per un totale di 2,3 mld di euro. È quanto risulta dall’ultimo rapporto del Ministero della Salute sull’andamento dell’Anagrafe dei fondi sanitari.
Cresce il numero dei fondi.Dall’anno 2010 al 2017, il numero dei fondi attestati dall’anagrafe è aumentato lentamente, ma progressivamente (dai 267 fondi sanitari attestati nell’anno 2010 ai 322 nel 2017).
Fondi tipologia A e tipologia B.Il divario tra il numero dei fondi sanitari integrativi e gli enti, casse e società di mutuo soccorso, attestati nel corso degli anni, è sempre rimasto rilevante e, al lieve aumento del numero dei fondi integrativi di tipologia A (3 nel 2013, 4 nel 2014, 7 nel 2015, 8 nel 2016 e 9 nel 2017), si è avuto un più significativo e progressivo incremento del numero degli enti, casse e società di mutuo soccorso (273 nell’anno 2013, 286 nel 2014, 293 nel 2015 e 297 nel 2016 e 313 nel 2017)
Si evidenzia che, in tutti gli anni di attività dell’anagrafe, sono stati censiti prevalentemente i fondi di tipologia B (enti, casse e società di mutuo soccorso). In particolare, nell’anno 2017 i fondi di tipologia B rappresentano il 97% dei fondi attestati.
Nell’anno 2017 sono stati 9 i fondi di tipologia A che hanno rinnovato l’iscrizione ed uno solo si è iscritto per la prima volta, mentre sono stati 301 i fondi di tipologia B che hanno rinnovato l’iscrizione e 12 si sono iscritti per il primo anno. Pertanto in totale, nell’anno 2017, i fondi che hanno rinnovato l’iscrizione all’anagrafe sono stati 309 e i fondi attestati per la prima volta sono stati 13
Dei 12 nuovi iscritti dei fondi sanitari di tipologia B, 7 fondi si sono costituiti nell’anno 2016, 1 nel 2015, 2 nel 2013, 1 nel 1996 e 1 nel 1993. Pertanto, si rileva che 5 fondi sanitari, essendo l’iscrizione di tipo volontaria, si sono iscritti dopo 8 anni dall’istituzione dell’anagrafe. La natura giuridica dichiarata dai fondi sanitari attestati nell’anno 2017 è stata prevalentemente di associazione non riconosciuta (artt. 36 e ss. del cod. civ.), e riguarda 267 fondi sanitari su 322.
Gli iscritti sono 10,6 mln.In particolare, nell’anno fiscale 2016 il totale dei lavoratori (dipendenti e non dipendenti) era di 7.754.349 e il totale dei familiari dei lavoratori (che rientravano quindi come iscritti ai Fondi sanitari) era di 2.160.704, mentre il numero dei pensionati e familiari dei pensionati era di 701.352, per un totale di 10,6 mln di iscritti.
La percentuale delle diverse categorie degli iscritti ai Fondi attestati dall’anagrafe era distribuita in:
· 63% iscritti lavoratori dipendenti.
· 18% iscritti familiari lavoratori dipendenti
· 10% iscritti lavoratori non dipendenti.
· 5% iscritti pensionati.
· 2% iscritti familiari dei pensionati
· 2% iscritti familiari lavoratori non dipendenti.
I numeri dei Fondi di Tipologia B. Le prestazioni odontoiatriche le più erogate.
In riferimento alla diversa distribuzione delle risorse erogate dagli enti, casse società di mutuo soccorso per le quattro tipologie di prestazioni extra LEA, nell’anno fiscale 2016, si è rilevato che:
· Il 33% hanno svolto solo assistenza odontoiatrica (per un massimo di spesa di euro 3.044.667, un minimo di euro 36 e una media di euro 342.787).
· Il 19% hanno erogato prestazioni finalizzate al recupero della salute (per un massimo di euro 1.868.533 e un minimo di euro 176) e prestazioni di assistenza odontoiatrica (per un massimo di euro 13.235.514 e un minimo di euro 76).
· Il 18% hanno erogato tutte le prestazioni extra LEA previste dall’anagrafe: prestazioni sociali a rilevanza sanitaria (per un massimo di euro 6.339.500 e un minimo di euro 437), prestazioni sanitarie a rilevanza sociale (per un massimo di euro 14.143.183 e un minimo di euro 250), prestazioni finalizzate al recupero della salute (per un massimo di euro 7.248.207 e un minimo di euro 100) e prestazioni di assistenza odontoiatrica (per un massimo di euro 30.587.575 e un minimo di euro 300).
· Il 12% hanno erogato prestazioni sanitarie a rilevanza sociale (per un massimo di euro 9.426.832 e un minimo dci euro 42), prestazioni finalizzate al recupero della salute 6.754.594 e un minimo di euro 465) e prestazioni di assistenza odontoiatrica (per un massimo di euro 37.001.669 e un minimo di euro 591).
· Il 7% hanno speso risorse per prestazioni sociali a rilevanza sanitaria (per un massimo di euro 3.445.142 e un minimo di euro 1.888), prestazioni finalizzate al recupero della salute (per un massimo di euro 4.619.588 e un minimo di euro 13.419) e prestazioni di assistenza odontoiatrica (per un massimo di euro 23.583.885 e un minimo di euro 17.669).
· Il 5% hanno erogato solo prestazioni sanitarie a rilevanza sociale (per un massimo di 2.069.600 e per un minimo di euro 2.789) e prestazioni di assistenza odontoiatrica (per un massimo di euro 17.870.537 e per un minimo di euro 34.5206).
· Il 3% hanno erogato solo prestazioni sociali a rilevanza sanitaria (per un massimo di euro 373.756 e un minimo di euro 1.319) e prestazioni di assistenza odontoiatrica (per un massimo di euro 794.610 e un minimo di euro 2.093).
· Il 2% hanno erogato unicamente prestazioni sociali a rilevanza sanitaria (per un massimo di euro 33.624.562 e un minimo di euro 180).
· Un solo fondo sanitario ha erogato prestazioni sociali a rilevanza sanitaria (euro 1.040.324) e prestazioni sanitarie a rilevanza sociale (euro 1.040.324), un altro ha erogato prestazioni sociali a rilevanza sanitaria (euro 5.234.532) e prestazioni finalizzate al recupero della salute (euro 815.462) e un altro ancora ha erogato solo prestazioni finalizzate al recupero della salute (euro 19.790). Dall’analisi delle percentuali delle risorse vincolate (rapporto tra le risorse erogate per tutte le prestazioni e quelle erogate per solo le prestazioni extra LEA), relativa ai 313 enti, casse e società di mutuo soccorso, si è rilevato che, nell’anno fiscale 2016, il valore massino del 100% è presente in 10 fondi sanitari, quello minimo del 20% in 4 e la media si aggira intorno al 39%
Si evidenzia, infine, che sia il fondo sanitario che nell’anno 2016 ha avuto il maggior numero degli iscritti, rispetto a tutti i fondi attestati dall’anagrafe nell’anno 2017, sia quello che ha erogato maggiori prestazioni (lea e extraLEA) e maggiori prestazioni extraLEA, sono fondi costituiti come associazione non riconosciuta con CCNL
I numeri dei Fondi di Tipologia A.
Per i fondi sanitari integrativi del SSN, pur nella limitatezza dell’utilizzo di questa tipologia (gli iscritti totali sono poco più di 11 mila) si è rilevato, dai dati trasmessi nel sistema informativo anagrafe fondi e dichiarati negli ultimi due anni, un incremento negli ultimi due anni sia delle risorse impegnate per l’erogazione delle prestazioni, sia per il numero degli iscritti.
In particolare, le prestazioni erogate, per un totale di 1.305.596 di euro, si riferiscono quasi totalmente all’assistenza odontoiatrica
19 febbraio 2019
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Governo e Parlamento