Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Sabato 20 APRILE 2024
Studi e Analisi
segui quotidianosanita.it

Covid. L’86,7% degli attualmente positivi in 5 regioni. Nell’ultima settimana calano i nuovi casi in Lombardia ma aumentano in Veneto. Il report di Gimbe


L’analisi dei dati indica una circolazione endemica del virus con forti differenze regionali: dei 12.248 “attualmente positivi” il 57,2% sono in Lombardia, il 29,5% si distribuisce tra Emilia Romagna, Lazio, Piemonte, Veneto e il 13,3% nelle altre regioni. Per quanto riguarda i nuovi casi, nell'ultima settimana svettano l’incremento dei casi in Veneto (+172) e la riduzione in Lombardia (-184) e si rilevano moderate variazioni in aumento in Liguria (+44), Toscana (+30) e Campania (+28) e in riduzione nel Lazio (-46) e in Piemonte (-35).

23 LUG - Il monitoraggio della Fondazione GIMBE sull’andamento dell’epidemia Covid conferma, nella settimana 15-21 luglio, uno stabile incremento dei nuovi casi (1.408 vs 1.388 della settimana precedente), a fronte di una lieve flessione del numero di tamponi diagnostici effettuati.
 
Al tempo stesso i dati documentano un ulteriore alleggerimento della pressione sugli ospedali: al 21 luglio i pazienti ricoverati con sintomi (732) e, soprattutto, quelli in terapia intensiva (49) sono ormai un numero esiguo.
 
Questi i dati in sintesi:
- Decessi: +89 (+0,3%)
- Terapia intensiva: -11 (-18,3%)
- Ricoverati con sintomi: -45 (-5,8%)
- Nuovi casi totali: +1.408 (0,6%)
- Tamponi diagnostici: -1.247 (-0,7%)
- Tamponi totali: -137 (-0,05%)
 
“In questo contesto – afferma Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE – non bisogna confondere il progressivo decongestionamento degli ospedali con l’azzeramento delle ospedalizzazioni”.
 
Secondo Gimbe, infatti, “i dati su pazienti ricoverati con sintomi e in terapia intensiva si riferiscono al numero dei posti letto occupati, ma non permettono di conoscere il numero di pazienti ricoverati e dimessi, per guarigione o decesso”.
 
“Inoltre, prosegue la nota della Fondazione, alcune Regioni non conteggiano più tra i pazienti ospedalizzati quelli con negativizzazione del tampone, sottostimando complessivamente il carico ospedaliero correlato a COVID-19”.
 
A fronte della stabilità nell’aumento dei nuovi casi diagnosticati nell’ultima settimana rispetto alla precedente (+20) Gimbe mette in evidenza “ampie variazioni regionali”: in 8 Regioni i casi sono in riduzione, in 11 in aumento e in 2 sono stabili. Svettano l’incremento dei casi in Veneto (+172) e la riduzione in Lombardia (-184) e si rilevano moderate variazioni in aumento in Liguria (+44), Toscana (+30) e Campania (+28) e in riduzione nel Lazio (-46) e in Piemonte (-35).
 
Nuovi casi settimana 15-21 luglio

“In quanto indicatore della diffusione del contagio – spiega Cartabellotta – abbiamo valutato la distribuzione geografica dei 12.248 casi attivi al 21 luglio, ovvero i casi “attualmente positivi” secondo la denominazione della Protezione Civile”.
 
Il 57,2% si concentra in Lombardia (7.010); un ulteriore 29,5% si distribuisce tra Emilia Romagna (1.297) Lazio (881), Piemonte (813), Veneto (624); i rimanenti 1.623 casi (13,3%) sono distribuiti in 16 Regioni e Province autonome.
 
Casi attivi al 21 luglio 2020

 
Parametrando i nuovi casi alla popolazione residente, le Regioni che nella settimana 15-21 luglio fanno registrare il maggior incremento per 100.000 abitanti sono Emilia Romagna (5,99), Veneto (5,12), Liguria (5,09) e Lombardia (4,07).
 
Dalla lettura complessiva dei dati, secondo Gimbe, “emerge un quadro epidemiologico di circolazione endemica del virus con un incremento costante dei nuovi casi nelle ultime settimane, legati prevalentemente a nuovi focolai e a “casi di rientro” dall’estero”.
 
“Per la gestione ottimale di questa fase dell’epidemia – conclude Cartabellotta – restano indispensabili tre strategie. Innanzitutto, mantenere i comportamenti individuali raccomandati: dalle misure di igiene personale al distanziamento sociale, dall’uso della mascherina nei luoghi pubblici chiusi, o all’aperto quando non è possibile mantenere la distanza minima di un metro, all’evitare gli assembramenti. In secondo luogo continuare con la rigorosa sorveglianza epidemiologica per identificare e isolare i focolai. Infine potenziare l’attività di testing negli aeroporti per arginare i casi di rientro”.

23 luglio 2020
© Riproduzione riservata

Allegati:

spacer Tabella
spacer Grafico

Altri articoli in Studi e Analisi

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy