Partnership innovativa pubblico privato. Ecco il progetto della Fondazione innovazione sicurezza in sanità per la crescita del Sistema Sanitario pubblico
di Enrico Desideri
Anche questa rilevante e non più rinviabile tematica sarà affrontata al Forum Risk Management di dicembre. Vi sono, infatti, cambiamenti da molti anni ritenuti indispensabili, che la sanità italiana e, più in generale, quella dei Paesi Occidentali devono affrontare; cambiamenti oggi, anche alla luce della difficile pandemia da COVID-19, non più sottovalutabili!
19 NOV - L’invecchiamento della popolazione, in sé fenomeno molto positivo, non si distribuisce in modo omogeneo su tutta la popolazione, ma correla statisticamente con gli indicatori di benessere/vulnerabilità sociale, quali il livello d’istruzione, lo stato sociale, la residenza nelle aree interne (ove vive ben il 57% della popolazione italiana).
Favorire modalità organizzative tese a ridurre la disequità di accesso alle cure rappresenta la principale sfida per migliorare gli esiti delle cure stesse e per ridurre il costo della ospedalizzazione, principale fonte di spesa per tutti i Servizi sanitari occidentali.
Una sfida così ampia e complessa ed insieme così urgente- come opportunamente sottolineato dal Piano Nazionale Cronicità e di recente dal “Piano ministeriale per la riforma e la resilienza del Servizio sanitario Nazionale” - richiede il convergere di conoscenze e risorse per poterla affrontare: risorse e conoscenze presenti sia nel sistema sanitario pubblico, sia nel contesto privato.
Se, infatti, la capacità di sviluppare una visione sistemica per garantire le stesse cure a tutti rappresenta una chiara priorità etica, essa costituisce anche una solida garanzia di migliorare, riducendone il fabbisogno, il tasso di ospedalizzazione, aspetto oggi particolarmente rilevante, ma determinante sempre nel facilitare la sostenibilità del Sistema Sanitario!
In relazione a queste considerazioni, la Fondazione è fortemente orientata a non limitarsi a trattare il tema solo sul piano scientifico del “cosa fare”, ma di lavorare perché sia noto il “come farlo”, applicando e contestualizzando i concetti generali in esperienze concrete e misurandone l’impatto sia sulla salute, sia sul piano economico.
La grande sfida dell’innovazione organizzativa, oggi resa urgentissima a causa della pandemia, deve costituire una assoluta priorità per il quadro epidemiologico dominato dalla cronicità e dalla crescente vulnerabilità sociale.
Infine, a fronte di un inevitabile rallentamento delle attività specialistiche assorbite dalla assistenza ai pazienti Covid, per le note complicanze della malattia, occorre puntare da subito sulla assunzione in cura di un TEAM multi-professionale (a cui si deve aggiungere il ruolo strategico del Farmacista di comunità), che a sua volta si raccordi, anche in teleconsulto, con lo specialista di riferimento di ogni singolo paziente, così mettendo in essere su ogni malato la “Comunità di pratica” che lo assiste con continuità, non facendolo più sentire - come capita spesso- solo con la sua malattia.
Il partenariato per l’innovazione (value based innovative partnership), in applicazione della Direttiva Europea 2014/24 e del nuovo Codice degli Appalti (D.Lgs n.50/2016, poi integrato ed ulteriormente ampliato nella sua applicabilità dal D.Lgs n.56/2017), costituisce un’opportunità condivisa e promossa dalla Fondazione per sviluppare le tematiche organizzative, che anche l’attuale emergenza sanitaria rende più urgenti, e per approfondire e promuovere le nuove tecnologie sia nel campo dei sistemi informatici, sia nei settori dei nuovi farmaci, dei dispositivi, della diagnostica e dei servizi in ambito sanitario.
E’ per le ragioni sopra esposte che sarà dedicata una specifica sessione del Forum di Dicembre a questa importante tematica!
Enrico Desideri
Presidente della Fondazione per l'Innovazione e la Sicurezza in Sanità
19 novembre 2020
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