Covid. Da Ecdc e Oms Europa nuovi indicatori per misurare efficacia dei sistemi di tracciamento digitale, tipo la nostra app Immuni
Sviluppato un primo quadro di indicatori per valutare l'efficacia per la salute pubblica delle soluzioni di tracciamento digitale di prossimità già adottate in molti paesi, compresa l’Italia con la app Immuni. IL DOCUMENTO.
28 GIU - L'ECDC e l'OMS Europa hanno sviluppato un quadro di indicatori in collaborazione con esperti di salute pubblica a livello globale per consentire un approccio standardizzato per valutare le diverse soluzioni di tracciamento digitale di prossimità, tipo la nostra app Immuni.
Il documento nasce dalla constatazione che i singoli paesi hanno impiegato tecnologie innovative durante la pandemia di COVID-19 per supportare l'attuazione di misure sanitarie e sociali. Tra queste le tecnologie digitali a sostegno delle misure di salute pubblica per il tracciamento dei contatti.
Si tratta del cosiddetto tracciamento digitale di prossimità, un approccio che in genere utilizza smartphone o dispositivi appositamente progettati per acquisire interazioni anonime tra individui e successivamente emettere avvisi, e che ha mostrato risultati promettenti nel contribuire alle strategie nazionali di tracciamento dei contatti.
Tuttavia, dato che il tracciamento digitale di prossimità è ancora una tecnologia emergente, i metodi per valutarne e monitorarne l'efficacia rimangono poco chiari.
Da qui l’idea di Ecdc e Oms di offrire alle autorità sanitarie pubbliche nazionali un elenco di indicatori, sviluppato in consultazione con un'ampia gamma di parti interessate nazionali e regionali.
Gli indicatori proposti mirano a fornire informazioni su:
• l'adozione e l'uso del tracciamento digitale di prossimità nella popolazione;
• la capacità del tracciamento digitale di prossimità per rilevare i contatti a rischio di infezione;
• la velocità con cui le soluzioni di tracciamento digitale di prossimità possono notificare i contatti rispetto ai meccanismi di tracciamento dei contatti convenzionali;
• barriere e fattori abilitanti degli approcci al tracciamento di prossimità digitale.
Il documento fornisce anche una riflessione sui fattori operativi che possono avere un impatto sul monitoraggio delle applicazioni di tracciamento digitale di prossimità (app) e propone diverse opzioni per la raccolta dei dati per gli indicatori.
Le informazioni ottenute da questi indicatori possono essere utilizzate per valutare e migliorare diversi aspetti dell'implementazione del tracciamento digitale di prossimità. Ciò contribuirà ad aumentare la sua efficacia nella prevenzione della trasmissione di SARS-CoV-2 e nella valutazione della sua utilità nel contesto di altre misure di mitigazione della pandemia.
"Questo nuovo quadro di indicatori è stato sviluppato attraverso una forte collaborazione tra l'ECDC e l'OMS. Offre ai paesi un approccio standardizzato per raccogliere le prove e valutare il contributo che la tecnologia di tracciamento digitale di prossimità ha dato agli sforzi di tracciamento dei contatti su larga scala per COVID-19. Prevediamo che diventerà uno strumento prezioso", ha affermato la dott.ssa
Natasha Azzopardi-Muscat, direttore della divisione delle politiche e dei sistemi sanitari nazionali presso l'OMS/Europa.
Mentre
Vicky Lefevre, capo dell'unità per le funzioni di sanità pubblica presso l'ECDC ha sottolineato che “La tecnologia di tracciamento digitale di prossimità è un nuovo strumento per una nuova sfida: COVID-19. È fondamentale valutare la sua efficacia sulla salute pubblica al fine di capire come utilizzare al meglio questa tecnologia in questo momento e per le future pandemie".
“Il nuovo quadro di indicatori fornisce un approccio concreto ai paesi per raccogliere e valutare prove sull'uso e sulle prestazioni delle soluzioni nazionali di tracciamento digitale di prossimità. Questa conoscenza sarà vitale per la nostra comprensione dell'impatto sulla salute pubblica che tali approcci hanno avuto durante la pandemia di COVID-19 e il loro potenziale per essere applicati nella mitigazione delle future minacce alla salute pubblica”, ha spiegato
Soumya Swaminathan, capo scienziato, Organizzazione mondiale della sanità.
28 giugno 2021
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