Covid. A Firenze test e vaccini per irregolari e senza dimora
Il progetto Secondi-Icare punta a sottoporre, in un anno e mezzo, a test di screening in tutto il territorio della Asl Toscana centro, circa 1.200 cittadini in gravi condizioni sociali e abitative, tra cui i senza fissa dimora e senza tetto, gli stranieri irregolari, i Rom, i sex workers di strada, i tossicodipendenti e gli psichiatrici senza abitazioni fisse. Da gennaio l’attività di Secondi e Icare si estenderà anche sull’area metropolitana tra Prato, Pistoia ed Empoli.
07 DIC - E' iniziata l'attività del progetto Secondi – acronimo di Sorveglianza Epidemiologica del Covid nelle popolazioni difficili da monitorare - per controllare la diffusione del Covid e dell’epatite B e C nelle persone che vivono nel territorio della Asl Toscana centro ma non hanno una regolare assistenza sanitaria. L’attività è appena iniziata sul territorio fiorentino. La stima è di sottoporre in un anno e mezzo a test di screening in tutto il territorio della Asl Toscana centro, circa 1.200 cittadini in gravi condizioni sociali e abitative, tra cui i senza fissa dimora e senza tetto, gli stranieri irregolari, i Rom, i sex workers di strada, i tossicodipendenti e gli psichiatrici senza abitazioni fisse. Persone a rischio per la propria salute e per quella della collettività.
Il progetto è arrivato primo tra i molti partecipanti al bando lanciato dalla Regione Toscana per l’emergenza Covid. “E’ coordinato - spiega l’Ausl Toscana Centro in una nota - dall’ufficio di Epidemiologia ed è condotto sul campo dalle Associazioni di strada che hanno una lunga esperienza nei contatti con soggetti difficili: Croce Rossa Italiana di Firenze, MEDU-Medici per i diritti umani, CAT-Cooperativa Sociale, Ambulatorio Stenone, Anelli Mancanti, Fondazione Bartolomei Corsi, CISOM-Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta”. In campo anche il team dell’Ambulatorio MASVE dell’AOU di Careggi e l’Agenzia regionale di sanità della Toscana (ARS).
Saranno le stesse Associazioni di strada a facilitare il percorso vaccinale, grazie anche ad un altro progetto – Icare – coordinato a livello regionale dal Centro di Salute Globale del Meyer e gestito nell’Asl Toscana centro dal servizio di Igiene fiorentino (dr. Antonio Russo), utilizzando traduttori di più lingue e trasporti ai centri vaccinali. Icare è un progetto europeo, promosso dalla Regione Emilia Romagna, in collaborazione con la Regione Lazio, Sicilia e Toscana e cofinanziato dalla Direzione Generale Integration and Community Care for Asylum and Refugees in Emergency.
Se su Firenze si è già partiti, in stretto collegamento con le attività per l’emergenza freddo organizzate da dicembre da molti anni dal Comune e dalla Società della Salute fiorentina, da gennaio l’attività di Secondi e Icare si estenderà anche sull’area metropolitana tra Prato, Pistoia ed Empoli.
“Con queste iniziative - afferma
Francesco Cipriani, direttore del servizio di Epidemiologia della Asl Toscana centro e responsabile scientifico del progetto Secondi - si rafforza lo scudo protettivo della rete anti-Covid, mettendo in sicurezza settori della popolazione che hanno oggettive difficoltà a mantenere comportamenti adeguati alla situazione pandemica”.
I soggetti contattati in strada sono sottoposti a test rapidi per identificare possibili casi non riconosciuti di Covid e di Epatite B e C. Quelli positivi al test del Covid, sono avviati all’isolamento in Albergo Popolare o agli alberghi sanitari di Firenze, quelli positivi al test per epatite B e C sono accompagnati all’ambulatorio MASVE dell’AOU di Careggi per approfondimenti e cure con farmaci efficaci. Chi risulta negativo è invitato a vaccinarsi contro il Covid.
07 dicembre 2021
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