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Sicurezza sul lavoro. Giani: “Prevenzione e non solo ispezioni. Importanti le attività delle Asl”

In occasione della Giornata per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro, il presidente della Toscana fa il punto sulle attività della Regione. Da una parte le ispezioni (la Regione ha fissato per il 2022 un obiettivo di circa 14.700 aziende da controllare, il 7,5% delle aziende totali, e 5000 cantieri, mille in più dello scorso anno), dall'altra azioni di contrasto agli infortuni e alle malattie professionali programmate in accordo con le tre Asl, a partire dalla formazione.

28 APR - “Continuare a investire sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori è un atto di civiltà e un dovere morale, a cui non verremo mai meno. Potenzieremo le nostre attività di prevenzione e non solo quelle di controllo ispettivo. Faremo anche più formazione a tutti i livelli, quanto informazione e assistenza alle imprese. Il nuovo Piano regionale di prevenzione, approvato nei mesi scorsi, prevede azioni mirate, in più settori, fino al 2025”. A dirlo è il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, in occasione della Giornata per la salute e la sicurezza, che oggi è celebrata, in tutto il mondo, da lavoratori, datori di lavoro, organizzazioni datoriali e sindacali, governi e enti.

“Questa importante ricorrenza ci consente di fare il punto sulle azioni di contrasto agli infortuni e alle malattie professionali - prosegue il presidente - che abbiamo programmato in accordo con i Servizi prevenzione igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro delle tre Asl, che ringrazio per tutto quello che è stato fatto anche durante la pandemia, mostrando sempre particolare sensibilità verso temi su cui la nostra attenzione rimarrà altissima”.

Nell’ambito delle ispezioni, la Regione Toscana ha fissato per il 2022 un obiettivo complessivo di circa 14.700 aziende da controllare (7,5% delle aziende totali). “Tenuto conto del forte incremento del numero di cantieri presenti sul territorio in conseguenza delle politiche fiscali incentivanti la riqualificazione energetica degli edifici, è stato, inoltre, ritenuto opportuno incrementare l’obiettivo dei controlli nei cantieri, fissando il volume di attività pari a 5000 cantieri, con un aumento rispetto alla programmazione del 2021 pari a circa 1000 cantieri”, spiega in una nota. In particolare, sui cantieri sarà prestata particolare attenzione, durante le ispezioni, alla prevenzione del rischio di caduta dall’alto: “Per contrastare questo rischio la Regione sta intervenendo anche tramite la modifica del Regolamento regionale 75/R del 2013, prevedendo l’obbligo di messa in sicurezza delle coperture degli edifici anche per gli interventi più comuni, realizzati con il super bonus edilizia”, fa sapere la Regione.

Per quanto riguarda i dati sugli infortuni mortali del 2021, se depurati delle morti causate dal Covid e non da incidente, viene confermato il trend degli anni precedenti che si assesta su circa 45-50 morti sul lavoro all’anno.

Oltre che nell’ambito dell’edilizia, su tutto il territorio regionale sono stati avviati piani mirati di prevenzione sui comparti trasporto e logistica, agricoltura; sulla tutela dei lavoratori riders; sulle malattie professionali di tipo muscolo scheletrico, per esposizione a rischio cancerogeno e conseguenti allo stress lavorativo. Sul territorio della Asl Nord Ovest, relativamente alle cave del distretto Apuo-Versiliese e alla sicurezza del porto di Livorno, e sul territorio della Asl Centro è stato avviato il Piano lavoro sicuro, con particolare attenzione alle aziende a conduzione straniera.

“I piani mirati di prevenzione - spiega la nota regionale - sono caratterizzati da attività di indagine per l’individuazione di linee di indirizzo per l’applicazione di buone pratiche, di formazione/informazione alle imprese del comparto, e da attività di verifica (in collaborazione con le imprese) dell’efficacia delle azioni di prevenzione messe in atto”.

La Regione ricorda poi di avere emanato negli ultimi mesi “numerose linee di indirizzo, per potenziare l’attività di prevenzione e fornire ai datori di lavoro strumenti utili a garantire la sicurezza dei propri lavoratori: per esempio le linee di indirizzo per la progettazione di luoghi di lavoro sicuri, per la gestione e manutenzione degli impianti di areazione degli edifici sia pubblici che privati, anche ai fini della prevenzione della diffusione di virus; per la prevenzione delle malattie da calore nei mesi caldi, per l’attività di vigilanza sulle macchine e attrezzature da lavoro, per la corretta areazione dei locali, per le procedure di riquadratura dei blocchi di marmo in cava e l’abbattimento in sicurezza degli ammassi rocciosi”.

"Negli ultimi mesi - prosegue la nota -, sono già stati realizzati numerosi corsi di formazione, rivolti ai principali attori della sicurezza, datori di lavoro, responsabili dei Servizi di prevenzione e protezione, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. Alcuni di questi corsi sono stati finalizzati all’illustrazione delle suddette linee di indirizzo, altri, invece, all’analisi e all’individuazione dei principali rischi lavorativi e all’individuazione delle possibili azioni di tutela”.

Molti sono anche i corsi rivolti agli operatori delle Asl, finalizzati a un rafforzamento delle competenze, per poter supportare più efficacemente le aziende nelle attività di prevenzione, come quello, conclusosi la scorsa settimana, per l’utilizzo in sicurezza delle macchine agricole.

Dalla Regione anche “particolare attenzione ai giovani e alla diffusione della cultura di sicurezza nelle scuole sia attraverso i percorsi di formazione rivolti agli insegnanti sia tramite il bando per il finanziamento di progetti realizzati dagli studenti”.

28 aprile 2022
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