Payback dispositivi. Giani: “Governo deve fare mea culpa”
Il presidente della Regione Toscana dopo le sentenze del Tar: “Se ripensiamo a un anno e mezzo fa, quando fummo costretti a un appesantimento fiscale perché il Governo non fece gli atti per far pagare il payback agli imprenditori dei dispositivi medici, ecco il Governo deve fare un vero mea culpa. A rimetterci sono stati i cittadini”.
09 MAG - Da sempre in prima linea nel
chiedere che venissero garantite alle Regioni le somme previste per lo sforamento del tetto sui dispositivi medici, il presidente della Regione Toscana,
Eugenio Giani, commenta oggi le sentenze del Tar del Lazio che ha bocciato i ricorsi delle aziende fornitrici contro le norme sul payback. Giani punta il dito contro il Governo, che “deve fare un profondo mea culpa di fronte alla pronuncia del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio che gli ha detto che il payback da un punto di vista dei dispositivi medici deve essere pagato”, le parole del presidente toscano pronunciate a margine di una iniziativa in svolgimento a Scandicci (Firenze) e riprese dall’agenzia ItalPress.
“Se vedendo quella sentenza – ha detto Giani - ripensiamo a un anno e mezzo fa, quando fummo costretti anche ad arrivare a un
appesantimento fiscale perché il Governo non fece gli atti per far pagare il payback agli imprenditori dei dispositivi medici, ecco il Governo deve fare un vero mea culpa”.
“Perché non ci ha approvato quello che erano i provvedimenti di esecuzione del payback?”, chiede Giani sottolineando come “a rimetterci sono stati i cittadini e conseguentemente il vero mea culpa, secondo me, il Governo deve farlo su questo. Non stiamo parlando di noccioline, quello che il Tar ha affermato con la sua sentenza, tradotto sulla Toscana, vuol dire che 600 milioni di payback dal 2020 ad oggi che devono essere pagati. Sai quanti servizi sanitari in più avremmo potuto fare avendo quei soldi?”.
09 maggio 2025
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