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Toscana. Insediata la nuova Commissione di Bioetica

Il senso fondamentale è quello di individuare una sede di riflessione e di sereno confronto di idee in un periodo di cambiamenti travolgenti in cui sembra che la concitazione e la fretta blocchino la capacità di affrontare serenamente e in una lunga visione i problemi sia delle estreme vicende della vita che della quotidianità della prassi assistenziale

31 GEN - Si è insediata presso l'Assessorato alla Sanità della Regione Toscana la rinnovata Commissione regionale di Bioetica, una istituzione che risale alla metà degli anni novanta e che ha sempre dato un importante contributo alla formazione dei professionisti della Sanità e alla elaborazione dei problemi etici che lo sviluppo della medicina e l'evoluzione della società continuamente presentano alle organizzazioni sanitarie.

La Commissione, che riprende i lavori dopo un intervallo di tempo piuttosto lungo, è stata insediata dall'Assessore al Diritto alla Salute Avv. Stefania Saccardi che ha ricordato l'importanza, per un corretto sviluppo del servizio, della riflessione sui molteplici dilemmi etici, sempre più attuali. Ha preso poi la parola il Direttore Dr.ssa Monica Calamai che ha espresso l'importanza delle riflessioni della Commissione su differenti questioni etiche, utili anche rispetto ai contenuti del Piano Sanitario regionale, che in questo periodo è in discussione negli organi istituzionali della Regione.

La seduta è stata presieduta dal Dr. Antonio Panti, decano della Commissione, che ha voluto ricordare i valori della tolleranza e del rispetto, quali strumenti caratterizzanti da sempre il lavoro della Commissione. Il Dr. Panti ha proposto all'assemblea, nel rispetto di una continuità con la precedente Commissione, la conferma alla presidenza del Dr. Alfredo Zuppiroli. Il Dr. Zuppiroli ha quindi assunto la presidenza proponendo per la vicepresidenza, nella stessa prospettiva di continuità, la dott.ssa Mariella Orsi e introducendo la discussione sulle importanti questioni che caratterizzano la bioetica contemporanea.

Al termine di un lungo, partecipato e vivace confronto di idee, si sono individuati alcuni grandi tematiche che, in linea di massima, caratterizzeranno i lavori della Commissione. In primo luogo l'informazione ai cittadini e la formazione dei professionisti della sanità sui principali temi di bioetica, enfatizzando l'apprendimento della comunicazione col paziente, problema sempre più difficile nella convulsa gestione della sanità moderna. In continuità con l'attività della precedente Commissione, è stata ricordata l'importanza anche del lavoro con le scuole per stimolare il dibattito e la consapevolezza tra i cittadini toscani più giovani. Sono poi emersi  i problemi bioetici legati alla cronicità e alla attuazione della Legge 219/17, sui quali la Regione Toscana è l'unica ad avere già proposto un sistema amministrativo per il recepimento delle DAT da parte delle Aziende Sanitarie; è evidente l'urgenza di affrontare anche gli aspetti bioetici e del biodiritto legati a questa vicenda, ad esempio la adeguata informazione da fornire al cittadino, il valore della programmazione condivisa delle cure nei pazienti, con particolare attenzione a quelli affetti da declino cognitivo, l'inserimento delle cure palliative durante tutto il percorso di una patologia cronica end stage.

Inoltre si è puntualizzata la necessità di affrontare il tema trasversale del diritto all'accesso alle cure da parte dei cittadini specificando l'urgenza anche di una riflessione sui diritti dei migranti.

Un filone importante per la Commissione dovrà essere quello dei minori, per molte questioni urgenti come la terapia del dolore, il diritto all'assistenza continua dei genitori per i bambini ricoverati, l'appropriatezza degli screening genetici neonatali. Tali filoni non esauriscono le prime riflessioni aperte dall'assemblea, che ha dimostrato consapevolezza rispetto a diverse tematiche, come ad esempio l'innovazione tecnologica, la medicina di precisione e le implicazioni etiche delle tecniche di procreazione medicalmente assistita: è stato rilevata anche l'importanza della collaborazione con gli organismi nazionali come il Comitato Nazionale per la Bioetica. Tra le tante tematiche emerse sarà poi necessario per la Commissione stabile un'agenda di lavoro coerente con il tempo di vigenza prima del termine della legislatura.

L'assemblea ha eletto infine l'ufficio di presidenza nelle persone di Marco Geddes, Ada Macchiarini, Caterina Ferrari, Maria Immacolato e Anna Culicchi.

Diamo volentieri la notizia dell'insediamento di questa commissione regionale, non so se unico esempio tra le regioni, perché il senso fondamentale è quello di individuare una sede di riflessione e di sereno confronto di idee in un periodo di cambiamenti travolgenti in cui sembra che la concitazione e la fretta blocchino la capacità di affrontare serenamente e in una lunga visione i problemi sia delle estreme vicende della vita che della quotidianità della prassi assistenziale.

Ci auguriamo presto di potere offrire anche al Servizio Sanitario nazionale spunti di riflessione utili per migliorare la qualità dell'assistenza.

Antonio Panti

31 gennaio 2019
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