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Pronto Soccorso. Nursind contro Ausl Toscana Centro: “Premia i medici e dimentica gli infermieri”

L'ira del sindacato contro il progetto dell'Ausl Toscana Centro che riserva 1mln di euro di premialità ai medici del PS. “Chiediamo pari dignità” perché “il personale infermieristico lavora sotto organico, con stress da lavoro correlato, al pari dei medici”. Per il Nursind non è, però, solo una questione economica: “Ci sono procedure che, grazie agli infermieri, consentono di snellire le code in ospedale e che da tempo aspettano di essere attivate. Ad esempio il See & Treat”.

24 APR - “La Regione Toscana riconosca pari dignità ai lavoratori del Pronto Soccorso: il personale infermieristico lavora sotto organico, con stress da lavoro correlato, al pari dei medici, ai quali viene oggi riconosciuto 1 milione di euro di valorizzazione economica, sorta di premio di produttività a compensazione dei disagi subiti”. E’ l’attacco di Giampaolo Giannoni, coordinatore regionale Nursind, sindacato autonomo degli infermieri, a seguito della delibera adottata dal Direttore Generale Paolo Morello Marchese per l’Asl Toscana Centro.
 
La delibera dell’Ausl Toscana Centro si inserisce in un contesto che ha visto la Regione annunciare proprio ieri il via libera a una delibera che chiede alle aziende sanitarie di adottare “progettualità a sostegno della professionalità del personale del pronto soccorso, mediante la destinazione di un importo da bilancio” da destinare, precisa chiaramente la Regione, “al personale della dirigenza medica e del comparto che opera nel sistema dell'emergenza urgenza, e in particolare nei pronto soccorso della Toscana, che svolga attività assistenziale articolata sulle 24 ore”.

Ma per Giannoni non è solo questione di soldi. “La Regione - afferma il sindacalista - latita non solo dal punto di vista della valorizzazione economica ma anche dal punto di vista organizzativo: oggi si riconosce il super lavoro condotto in Pronto Soccorso, ma da tempo ci sono procedure in grado di snellire le code in ospedale, che attendono di essere attivate. Ad esempio il See & Treat un procedimento che consente agli infermieri di trattare una vasta gamma di casi dall’accettazione fino alle dimissioni, senza l’intervento del medico”.

“Esistono già delibere regionali in merito – fa presente Giannoni – e il personale infermieristico è già stato formato, grazie a corsi regionali. Ma ancora oggi manca la delibera per attivare questa procedura, che consentirebbe di rendere decisamente più gestibile il lavoro in Pronto Soccorso”.

Per il coordinatore regionale del Nursin “servirebbe un’organizzazione territoriale complessa, a partire dall’istituzione della figura dell’infermiere di famiglia, che attualmente è solo in fase sperimentale. Ci vorranno anni per arrivare al completamento del processo. Eppure la Regione aveva dimostrato di crederci e nelle regioni italiane dov’è stata applicata non si sono riscontrate criticità”.

“Siamo pronti ad attuare ogni strumento a nostra disposizione – conclude Giannoni – per far valere la pari dignità dei diritti dei lavoratori: auspichiamo che la Regione Toscana provveda a finanziare un analogo provvedimento da destinare agli infermieri che operano nei Pronto Soccorso di tutto il territorio”.

24 aprile 2019
© Riproduzione riservata

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