Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Venerdì 19 APRILE 2024
Umbria
segui quotidianosanita.it

Covid. Ospedale di Perugia avvia il sequenziamento del virus


Non sarà più necessario inviare i campioni all’Istituto Zooprofilattico di Teramo. “Si potranno sequenziare non solo i virus, ma anche casi particolarmente gravi di infezioni, casi dovuti a batteri multiresistenti, o casi rari di cui non si conosce l’agente eziologico”, spiega Antonella Mencacci. direttore della Microbiologica dell’Azienda Ospedaliera di Perugia e professore ordinario di Microbiologia all’Università di Perugia.

22 APR - L’Umbria è autonoma sul fronte del sequenziamento dei tamponi positivi per il virus SARS-CoV-2 e poter individuare in tempo reale eventuali varianti. Un risultato importante, raggiunto da Antonella Mencacci, direttore della Microbiologica dell’Azienda Ospedaliera di Perugia e professore ordinario di Microbiologia dell’Università di Perugia, da Roberta Spaccapelo, professore associato presso la stessa Università, e dal loro team. I campioni, dunque, non vengono più inviati all’Istituto Zooprofilattico di Teramo per essere sequenziati dato che negli ultimi sequenziamenti fatti in entrambi i laboratori i risultati ottenuti sono risultati perfettamente identici. 

“Il laboratorio di Microbiologia ha accettato e vinto questa nuova sfida grazie agli studi e all’expertise maturati in questi mesi da parte del personale e ai tecnici appositamente formati, riuscendo a procedere autonomamente e aprendo la strada a nuove possibilità sul fronte della diagnostica microbiologica”, commenta in una nota l’ospedale di Perugia.
 
“Si potranno sequenziare non solo i virus, ma anche casi particolarmente gravi di infezioni, casi dovuti a batteri multiresistenti, o casi rari di cui non si conosce l’agente eziologico”, spiega la prof.ssa Mencacci. 

I tamponi che il Laboratorio di Microbiologia riceve e poi seleziona arrivano dagli ospedali e dai distretti dell’Umbria. Un team composto dalla Dr.ssa Barbara Camilloni e 4 tecnici si occupa delle varie fasi del processo, dalla selezione dei campioni da sequenziare, all’estrazione del materiale al sequenziamento, fino all’analisi dei dati e al caricamento sulle piattaforme informatizzate. Variano dai 48 ai 56 i campioni sequenziati a settimana e il processo dura 4 giorni, di cui 30 ore per lo strumento dedicato. 

“Sequenziamo casi particolarmente gravi, le reinfezioni in breve tempo dall’infezione già risolta, le infezioni dopo la terza dose di vaccino oppure cluster o campioni che mostrano qualche curva diversa al test molecolare - conclude la prof.ssa Mencacci – ma il sequenziamento è importante anche per studiare altri virus e batteri, non solo per SARS-CoV-2. Per questo voglio ringraziare la Regione Umbria, l’Azienda Ospedaliera e l’Università degli Studi di Perugia, per il supporto e la fiducia che ci hanno dato”.

22 aprile 2022
© Riproduzione riservata

Altri articoli in QS Umbria

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy