PD: “Istituire Consulta delle professioni sanitarie e socio sanitarie”
Per il capogruppo dem Bori: “è un organo fondamentale in una fase che ci ha mostrato quanto questo tipo di professionisti siano stati fondamentali e strategici. Ritengo che sia pienamente condivisibile la richiesta dei 13 professionisti che hanno scritto alla presidente Tesei e ai vertici della Regione. Le professioni sanitarie contribuiscono alla salvaguardia e alla valorizzazione del nostro sistema sanitario”.
16 LUG - “Istituire subito, anche in Umbria, la ‘Consulta permanente delle professioni sanitarie e socio sanitarie’. Un organo fondamentale in una fase che ci ha mostrato quanto questo tipo di professionisti siano stati fondamentali e strategici": lo chiede il capogruppo regionale del Partito democratico,
Tommaso Bori.
“Ritengo che sia pienamente condivisibile - aggiunge - la richiesta dei 13 professionisti che hanno scritto alla presidente
Tesei e ai vertici della Regione, per chiedere l’istituzione della Consulta. Una richiesta sottoscritta dai presidenti degli Ordini dei Medici di Perugia e Terni,
Verena De Angelis e
Giuseppe Donzelli, dai presidenti dei Veterinari di Perugia e Terni,
Sandro Bianchini e
Danilo Serva, dalla consigliera delegata dell’ordine nazionale dei biologi
Stefania Papa, i presidenti dell’Ordine degli Infermieri di Perugia e Terni
Nicola Volpi ed
Emanuela Ruffinelli, i presidenti dell'Ordine delle Ostetriche di Perugia e Terni
Nazzareno Cruciani e
Maria Antonietta Bianco, i presidenti dell'ordine dei Farmacisti di Perugia e Terni
Filiberto Orlacchio e
Andrea Carducci, i presidente dell'Ordine degli psicologi di Perugia e Terni,
David Lazzari e il presidente dell’ordine dei tecnici sanitari di radiologia,
Federico Pompei”.
“Le professioni sanitarie – conclude Bori – contribuiscono alla salvaguardia e alla valorizzazione del nostro sistema sanitario. L'istituzione di una consulta, in un momento così decisivo per il sistema sanitario regionale e nazionale, è fondamentale perché renderebbe possibile una gestione di ‘team’ del diritto alla salute. Tale istituzione appare ancor più urgente in ragione dell'avvio della discussione in merito al nuovo Piano sanitario regionale. È necessario dunque che i 15 mila professionisti della sanità possano tratteggiare unitariamente il proprio contributo in termini di competenze specifiche”.
16 luglio 2021
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