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La denuncia della Cimo Umbria: “Costretti a visite lampo per saturare le liste attesa”


“Lo ribadiamo nonostante le smentite della Regione”: a dirlo è il segretario di Cimo Umbria, Marco Coccetta, che torna così sul tema delle presunte “visite lampo” a cui sarebbero chiamati i medici umbri. “Visite di primo livello e di secondo livello si sono sommate, da parte delle Aziende sanitarie, delle liste aggiuntive per saturare appunto le liste d'attesa”. E porta esempi concreti e realmente accaduti.

12 OTT - “I medici sono chiamati a visitare i propri pazienti in 15 minuti pur di saturare le liste d’attesa, lo ribadiamo nonostante le smentite della Regione”: a dirlo è il segretario di Cimo Umbria, Marco Coccetta, che torna così sul tema delle “visite lampo” a cui sarebbero chiamati i medici umbri.

“Nel programma delle prestazioni ambulatoriali – spiega Coccetta - esistono delle liste di prenotazione che sono di primo livello e di secondo livello. Il primo livello è quando il medico curante fa una richiesta per una prestazione e questa viene erogata dal Cup. Il secondo livello scatta nel momento in cui lo specialista ha necessità di rivalutare il paziente e quindi può programmare nuovi appuntamenti. Ma a queste - sottolinea il segretario Cimo - si sono sommate, da parte delle Aziende sanitarie, delle liste aggiuntive per saturare appunto le liste d'attesa”.

“Per fare esempi concreti e realmente accaduti - dice ancora Coccetta - i medici si sono ritrovati contemporaneamente due liste, una con appuntamenti alle 9, alle 9,30, alle 10 e così via fino al termine della mattinata. Nell'altra lista aggiuntiva gli appuntamenti sono stati fissati alle 9,15, alle 9,45, alle 10,15 e così via fino a fine turno. E' chiaro, con due liste così composte i medici si sono ritrovati a dedicare a ogni paziente 15 minuti”.
“Quando abbiamo detto che le visite erano state programmate ogni quarto d’ora lo abbiamo detto su dati di fatto e su documenti emanati dalle Aziende”, spiega Coccetta ricordando anche come “le Aziende sanitarie ci hanno chiesto di ridurre da 10 a due minuti i tempi di sanificazione dei locali”. E conclude facendo riferimento alla “mancata interlocuzione” lamentata dalla Regione nei confronti di Cimo: “Se c’è qualcuno che deve lamentarsi per non essere riuscito a imbastire una interlocuzione continua siamo proprio noi, Cimo sono mesi che lo va chiedendo alla Regione”

12 ottobre 2021
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