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Aggressioni in ospedale. Formata in Veneto task force di 85 istruttori 

Gli istruttori hanno seguito le Linee di Indirizzo regionali per la prevenzione e la gestione delle aggressioni e degli atti di violenza e hanno appreso le tecniche comunicative e comportamentali utili a riconoscere, prevenire e gestire episodi di violenza, in particolare in presenza di soggetti agitati e violenti e nei contesti di emergenza. Lanzarin: “Garantire sicurezza nei luoghi di cura e benessere dei sanitari è priorità”


31 GEN -

“La sicurezza nel luogo di lavoro è un diritto di ogni dipendente. Purtroppo accade sempre più spesso che i professionisti della Sanità vengano fatti oggetto di aggressioni verbali o ancor peggio fisiche, atti che sfociano di frequente in comportamenti violenti e pericolosi. I numeri sono impressionanti e ci obbligano a creare un percorso di “messa in sicurezza” del nostro capitale umano. In Veneto sono impegnati circa 70mila professionisti nelle diverse strutture del servizio sanitario pubblico, ai quali si affiancano molte altre migliaia di professionisti impiegati nelle strutture private. La Croce Rossa Italiana stima che ogni anno a livello nazionale si verificano 1.200 aggressioni contro gli operatori della sanità, di cui il 70% sono donne”.

Così Manuela Lanzarin, assessore regionale alla Sanità e alle Politiche Sociali commenta la fine del Corso sulla Sicurezza, dedicato al personale sanitario.

Le aggressioni negli ambienti sanitari rappresentano infatti problema da non sottovalutare. Tra i reparti con maggiore incidenza di aggressioni ci sono quelli di emergenza ed urgenza, psichiatrici, di geriatria, i SERD (Servizi per le Dipendenze Patologiche), i SERT (Servizi per le Tossicodipendenze) e l’assistenza domiciliare. Il reparto più colpito è il pronto soccorso, la tipologia di aggressione è la minaccia.

Il 24 gennaio 2023 si è conclusa l’ultima edizione del corso per istruttori regionali in tema di aggressioni e atti di violenza a danno del personale delle Aziende sanitarie del Veneto, organizzato e gestito dalla Fondazione SSP, con la responsabilità scientifica della Uoc Rischio Clinico di Azienda Zero. L’esperienza, iniziata a maggio 2022, ha portato alla formazione di 85 istruttori regionali che stanno già collaborando con i loro Uffici Formazione per svolgere l’attività di coordinamento e docenza nei corsi aziendali che saranno rivolti a tutto il personale, sanitario e amministrativo.

Durante il corso sono state presentate agli aspiranti istruttori le Linee di Indirizzo regionali per la prevenzione e la gestione delle aggressioni e degli atti di violenza a danno dei professionisti delle Aziende sanitarie, diffuse dalla Regione nel febbraio 2022; sono state inoltre illustrate tecniche comunicative e comportamentali utili a riconoscere, prevenire e gestire episodi di violenza, in particolare in presenza di soggetti agitati e violenti e nei contesti di emergenza.

Attraverso le metodologie utilizzate in aula, inoltre, i partecipanti hanno sperimentato le possibili dinamiche d’aula e acquisito strumenti utili alla gestione efficace della relazione partecipante-docente.

“Si tratta di una iniziativa molto importante, che ha visto impegnate due nostre realtà come la Fondazione Scuola di Sanità Pubblica e Azienda Zero nella formazione di una vera e propria task force che andrà a sostegno dei nostri operatori, favorendo momenti formativi – sottolinea l’assessore Lanzarin – La formazione del personale resta per noi una delle best practice che intendiamo sostenere e implementare, rendendola sempre più legata alle esigenze ed emergenze del momento storico in cui viviamo. Formare il personale anche in un ambito così delicato come è la sicurezza personale, è fondamentale per garantire il benessere nei luoghi di lavoro”.

Il programma e i materiali dei corsi aziendali sono già stati forniti dalla Fondazione SSP a tutti gli istruttori e ai loro Uffici Formazione; questi ultimi sono stati invitati a compilare, al termine di ciascuna edizione, una scheda di monitoraggio che consentirà alla U.O. Rischio Clinico di Azienda Zero e alla Fondazione stessa di seguire l’andamento delle attività, valutando i riscontri d’aula e le informazioni utili alla progettazione di eventuali nuovi interventi formativi regionali.



31 gennaio 2023
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