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Dipendenze. Manera (Ulss 2): “Dati preoccupanti tra giovani e alta prevalenza di lungoassistiti” 

Il responsabile di Dipartimento per le dipendenze commenta i dati di un sondaggio condotto su circa 5.000 i ragazzi tra i 14 e i 19 anni. Il 71,4% degli studenti e il 73,8% delle studentesse consuma alcol, il 32% ha fatto uso di sostanze stupefacenti, il 59% ha giocato d’azzardo, il 38% dei ragazzi e il 57% delle ragazze passa 3 o più ore al giorno su chat o social. Manera: “Assistiamo a una maggiore complessità e gravità dei quadri comportamentali, con una tendenza alla cronicità”.

di Endrius Salvalaggio 
17 MAR - È molto preoccupato il responsabile di Dipartimento per le dipendenze della Ulss 2 Marca Trevigiana, Roberto Manera, dopo i primi report sull’indagine sugi stili di vita degli studenti delle scuole di secondo grado nella provincia di Treviso. All’indagine hanno aderito 11 scuole, in maggioranza licei e istituti tecnici, rispondendo ad un questionario (curato dal Dipartimento per le dipendenze della Ulss 2 Trevigiana) ben 4859 studenti (M=1750, F=3109) di età compresa tra i 14 e 19 anni. I dati elaborati hanno messo in evidenza la diffusione di alcuni comportamenti a rischio.

Partendo dal consumo di alcolici, l’esposizione al consumo di bevande alcoliche tra gli studenti è diffusa, precoce. Con la fascia di età 13-19 anni con il 71,4% degli studenti e il 73,8% delle studentesse dichiarano di aver consumato bevande alcoliche; nella fascia di età 13-15 anni il 52% degli studenti dichiara di aver assunto bevande alcoliche, o l’88% degli studenti di età uguale o maggiore di 18 anni dichiara di aver assunto bevande alcoliche. Dato rilevante è stato che le ragazze consumano alcolici con la stessa frequenza dei ragazzi, con il 17,7% degli studenti e il 17,9% delle studentesse di età compresa tra i 14 e 19 anni hanno dichiarato che si sono ubriacati nelle ultime due settimane

Altra considerazione che è emersa dall’indagine è che il consumo di alcolici tra gli studenti intervistati è più frequente laddove in famiglia è presente un consumo regolare di bevande alcoliche o quando c’è una maggiore disponibilità di denaro o vi è una condizione di instabilità familiare.

Per quanto riguarda il consumo di sostanze stupefacenti, dall’indagine si rilevato un’esposizione diffusa, precoce e frequente degli studenti al consumo di sostanze illegali. Il 32% degli studenti rispondenti al questionario ha dichiarato di aver fatto uso di sostanze stupefacenti con 1577 studenti su 4859. I maschi si espongono al consumo di sostanze stupefacenti con una frequenza maggiore rispetto alle femmine, con il 41% % degli studenti (693 su 1685) ha dichiarato di aver consumato sostanze psicoattive illegali rispetto al 29% delle studentesse (884 su 3015).

Il 7 % degli studenti (124 ragazzi su 1577) ha dichiarato di aver consumato sostanze stupefacenti più volte alla settimana rispetto al 4% delle studentesse (94 ragazze su 3015). Nei maschi, dato rilevante è che l’assunzione di sostanze stupefacenti “più volte alla settimana” aumenta con l’aumentare dell’età: nella fascia di età 13-15 anni la percentuale di “consumatori intensivi” è pari al 4,6% mentre nella fascia di età maggiore di 18 anni la percentuale di “consumatori intensivi” è pari al 12,2 %

Sul versante del gioco d’azzardo si è rilevato una esposizione con il 59% degli studenti rispondenti al questionario che ha dichiarato di aver giocato d’azzardo (2597 studenti su 4403 studenti). Rispetto al gioco d’azzardo si rilevano differenze significative di genere. Il 9% degli studenti (pari a 133 studenti su 1622) e il 3% delle studentesse (pari a 65 studentesse su 2781) dichiarano di giocare in modo frequente (più volte alla settimana o tutti i giorni). Nei maschi l’esposizione al gioco d’azzardo “più volte alla settimana” aumenta con l’aumentare dell’età: nella fascia di età 13-15 anni la percentuale di “consumatori intensivi” è pari al 7% mentre nella fascia di età maggiore di 18 anni la percentuale di “consumatori intensivi” è pari al 12 %.

Ultimo tassello di indagine è stato l’utilizzo di internet, chat o social network. Gli adolescenti e giovani utilizzano prevalentemente Instagram e Tik-Tok, con un 38 % degli studenti (661 su 1750 studenti) e il 57% delle studentesse (1765 su 3109 studentesse) dichiarano di trascorrere un tempo uguale o maggiore a 3 ore al giorno utilizzando chat o social network.

Dai dati della Ulss 2 si evidenzia che negli ultimi anni l’utenza che si è rivolta al SerD si è diversificata in più direzioni con la specificità che oltre alle persone che consumano sostanze psicoattive legali (fumo, alcol, farmaci) e sostanze illegali tradizionali (cannabis, cocaina , oppiacei), “si sono presentate al SerD – spiega il responsabile di Dipartimento per le dipendenze della Ulss 2 Marca Trevigiana - persone che consumano, nuove sostanze psicoattive, in numero seppur ancora limitato, ma con tutta una serie di difficoltà nella presa in carico sia nella diagnostica che nel monitoraggio clinico tossicologico. Gli adolescenti e giovani adulti che consumano sostanze sono spesso portatori di disturbi dello sviluppo, con alle spalle storie di insuccesso scolastico e di autoesclusione da percorsi formativi o professionali. Si tratta di situazioni in cui è solitamente presente un’elevata conflittualità familiare.

“Stiamo assistendo – conclude il Dr Manera - ad un’alta prevalenza dei lungoassistiti con comorbilità psichiatriche e/o organiche, con le persone che hanno sviluppato dipendenze patologiche comportamentali con il gioco d’azzardo, uso eccessivo di internet, social, gaming, etc. Si registra una maggior complessità e gravità dei quadri comportamentali, soprattutto dei giovani che richiedono progetti terapeutici personalizzati, multi-professionali. C’è una tendenza di una parte dell’utenza alla cronicità e il bisogno di programmi di lungoassistenza differenziati nell’intensità e livello di protezione nella presa in carico”.

Endrius Salvalaggio

17 marzo 2023
© Riproduzione riservata

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