Sanità. Lanzarin: “Un nuovo percorso con la partecipazione attiva dei cittadini e degli stakeholders”
Presentati i dati sulle performance in Veneto della Scuola Sant’Anna di Pisa. Lanzarin sottolinea l’importanza di un partecipazione attiva dei cittadini: “Continuiamo a lavorare in ottica di corresponsabilizzazione del cittadino paziente e degli utenti finali. Conforta il dato di una ricerca condotta da Azienda Zero secondo cui 9 pazienti su 10 hanno dichiarato di essersi sentiti una persona e non solo una malattia”.
25 MAR - “Anche quest’anno si è rinnovato l’appuntamento della sanità veneta con il management della Scuola Sant’Anna di Pisa, con un importante focus sulla partecipazione attiva del cittadino paziente, in linea con gli intenti della Regione per migliorare il sistema in ottica di partecipazione attiva. Non a caso vanno in questa direzione gli ultimi passaggi fatti con la Conferenza Permanente della Sanità Partecipata e con la Cabina di Regìa dove abbiamo iniziato questo nuovo percorso”. Lo ha detto l’Assessore alla Sanità della Regione Veneto,
Manuela Lanzarin, aprendo all’Auditorium dell’Ospedale all’Angelo di Mestre un incontro dal titolo “La sanità veneta agli occhi del cittadino, dati di performance alla partecipazione di utenti e delle Associazioni”.
“Ricordiamo – ha aggiunto Lanzarin – che i Piani Sociosanitari precedenti, e quello in vigore, prevedono una forte partecipazione degli stakeholders, con l’importante valore aggiunto della voce dei pazienti. Continuiamo a lavorare in ottica di corresponsabilizzazione del cittadino paziente e degli utenti finali. La Sanità veneta è in continua evoluzione e lavora su più fronti – ha detto – per migliorare i servizi. La sanità partecipata è uno di questi fronti, sempre tenendo conto del ritmo importante dei nuovi investimenti”.
“Preziosa, per capire l’approccio dell’utente al sistema sanitario – ha aggiunto Lanzarin – è la ricerca condotta da Azienda Zero sul gradimento dei pazienti. Ne esce uno spaccato molto interessante, soprattutto riguardo alla percentuale (44%) che si rivolge al medico di base. Ci sono dei parametri che vanno riequilibrati, come il confronto tra le persone che si rivolgono al medico di base e quelle che vanno direttamente al pronto soccorso o dallo specialista – conclude Lanzarin – ma conforta il dato secondo cui 9 pazienti su 10 hanno dichiarato di essersi sentiti una persona e non solo una malattia. Un bel dato che conferma i progressi fatti in tema di umanizzazione delle cure”.
25 marzo 2025
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