Ad Abano un corso per la prevenzione della violenza contro gli operatori sanitari
Organizzato dal Policlinico Abano e dalla Fondazione Leonardo per le Scienze Mediche, si è svolto ieri all’Hotel Rosa. “In futuro possibili nuovi eventi destinati ad accrescere in tutto il personale, sanitario e non, la capacità di saper riconoscere e gestire eventuali situazioni di pericolo”. In Italia nel 2024 sono state registrate 25.940 aggressioni tra sanità pubblica e privata, con un aumento del 33% rispetto al 2023.
07 MAG -
Un corso per insegnare le tecniche per evitare e contenere gli episodi di violenza in ospedali, cliniche e centri medici. Si è svolto ieri all’Hotel Rosa, ad Abano Terme, la prima edizione dell’evento formativo “La violenza sul personale sanitario: strategie di prevenzione e di gestione”, organizzato da Fondazione Leonardo per le Scienze Mediche e da Policlinico Abano, a cui hanno partecipato come discenti 18 dipendenti tra personale del Pronto Soccorso e coordinatori infermieristici della struttura aponense e del Centro Medico di Foniatria di Padova oltre ad alcuni impiegati dell’Accettazione della Clinica Diaz di Padova, tutte strutture afferenti a GOL – Gruppo Ospedaliero Leonardo.
L’impegno di GOL su questo fronte si è concretizzato con una proposta formativa che sarà fruibile in FAD – Formazione a distanza anche dai dipendenti delle altre strutture del Gruppo, in modo da fornire agli operatori strumenti utili per affrontare un fenomeno purtroppo in crescita.
“Si tratta di un argomento molto attuale e di assai ampia portata - sottolinea Alberto Prandin, responsabile di Fondazione Leonardo - e confidiamo che questo corso possa essere solo il primo di una serie di eventi destinati ad accrescere in tutto il personale, sanitario e non, la capacità di saper riconoscere e gestire eventuali situazioni di pericolo”.
I datiIn Italia la violenza contro il personale sanitario ha raggiunto livelli allarmanti nel 2024, con un incremento significativo rispetto agli anni precedenti. Nel 2024 sono state registrate 25.940 aggressioni tra sanità pubblica e privata, con un aumento del 33% rispetto al 2023.
Per quanto riguarda la tipologia di violenza, nel 68% dei casi è stata di tipo verbale, mentre nel 32% è stata fisica. Circa il 70% delle vittime è donna, con le infermiere tra le più colpite. I luoghi a rischio dove più frequentemente si verificano le aggressioni sono i pronto soccorso e le aree di degenza. Le segnalazioni riguardano per il 63% il Nord Italia, il 26% il Sud e l’11% il Centro, percentuali che evidenziano che è un problema che non ha confini e che registra un incremento in regioni come Lombardia (+25%), Campania (+22%), Puglia (+20%), Lazio (+19%) e Sicilia (+18%) (fonte: Rapporto Fnomceo – Censis 2024).
Tra le cause che possono innescare scintille pericolose tra pazienti o accompagnatori e personale e far evolvere un confronto pacato in una vera e propria aggressioni fisica e verbale ci sono la carenza di personale, i lunghi tempi di attesa che fanno crescere il malcontento nell’utenza e una comunicazione inefficace che alimenta tensioni e incomprensioni.
Prevenzione e descalation“Bisogna formare chi è tutti i giorni in prima linea nell’assistere e nel curare – specifica
Camillo Ezio Di Flaviano, responsabile dell’U.O. di Riabilitazione Nutrizionale e psicologo clinico, nonché responsabile scientifico del corso - per affrontare e prevenire questo fenomeno, garantendo un ambiente di lavoro sicuro e rispettoso per chi si prende cura della nostra salute. La violenza contro il personale sanitario non solo mette a rischio la sicurezza degli operatori, ma compromette anche la qualità delle cure fornite ai pazienti. È fondamentale - prosegue - un impegno congiunto di istituzioni, cittadini e professionisti su più fronti. L’evento formativo mira ad arricchire e integrare le conoscenze del personale sanitario più a rischio e indicare le procedure per prevenire e agire in modo corretto per favorire la descalation dell’aggressività”.
Il corso, di cui è docente
Fabio Tonello, psicoterapeuta e dirigente di primo livello psicologo del reparto di Riabilitazione Nutrizionale del Policlinico Abano, è accreditato ECM e ha una durata di 4 ore. Prevede moduli teorici intervallati da video, che simulano episodi di violenza in ospedale, realizzati grazie alla collaborazione con la compagnia teatrale “I Ricci” di Abano Terme, che ha condiviso il progetto. In particolare, gli attori coinvolti sono
Luigi Canale, Mirco Fattore, Davide Fogagnolo, Paolo Vedovelli, Katuscia Zulato. Un esempio, questo, di una proficua sinergia instaurata con un’importante realtà del territorio.
07 maggio 2025
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