Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Venerdì 19 APRILE 2024
Veneto
segui quotidianosanita.it

La “sfida” delle cannule al San Bortolo di Vicenza. Il Dg Pavesi: “Da cartelle cliniche nessun riscontro di procedure scorrette”

La Ulss al nostro giornale: le indagini sono state “approfondite” ed hanno rilevato che le procedure effettuate dai professionisti sotto accusa e citati nelle chat che hanno fatto scattare l’allarme sono state “tutte appropriate”. Dalla Ulss solo 2 richiami per uso del telefono personale durante l'orario di lavoro. Ma per il Dg Pavesi la vicenda resta “di estrema gravità, al di là del fatto che gli episodi siano effettivamente avvenuti o meno”.


29 APR - “È una vicenda di estrema gravità, al di là del fatto che gli episodi siano effettivamente avvenuti o meno. Non appena ne siamo venuti a conoscenza ci siamo immediatamente attivati, portando avanti con determinazione una doppia azione. Da una parte abbiamo indagato, incrociando date e orari della chat con le cartelle cliniche, per capire se ci sono stati dei comportamenti inappropriati, dei quali non abbiamo trovato riscontro. Ciò nondimeno abbiamo aperto un procedimento disciplinare che si è concluso con rapidità, nei limiti di quelle che sono le prove raccolte. Abbiamo inoltre trasmesso tutta la documentazione agli Ordini Professionali competenti”. Così il Direttore Generale dell'ULSS 6 Vicenza Giovanni Pavesi interviene sul caso sollevato ieri dal Giornale di Vicenza che accusava 8 tra medici e infermieri del pronto soccorso dell’ospedale San Bortolo di avere lanciato una sfida sulle cannule inserite ai pazienti e di averla commentata, con battute e risate, in una chat telefonica.

Ulteriori chiarimenti al nostro giornale sono stati forniti dall’ufficio stampa dell’Azienda che, confermando provvedimenti lievi solo nei confronti di 2 professionisti per “utilizzo del telefono personale durante l’orario di lavoro”, assicura che le indagini svolte dalla direzione per accertare i fatti sono state “approfondite” e che le prestazioni effettuate dai professionisti citati nelle chat telefoniche che hanno fatto scattare l’allarme sono risultate “tutte appropriate”. Secondo l’azienda, dunque, non ci sarebbe stato, da parte dei medici e degli infermieri, alcun tentativo di infilare cannule non necessarie al solo scopo di vincere una sfida. “Per quanto di sua competenza, l’azienda ha fatto tutto ciò che era necessario per chiarire la vicenda”, rimarca l’ufficio stampa, spiegando che ulteriori provvedimenti saranno eventualmente decisi dagli Ordini e dai Collegi di competenza.

Nella nota, il Dg Pavesi conclude inviando un “pensiero” ai “cittadini e in particolare a quelli che possono essere stati oggetto della vicenda, ai quali vanno le scuse di tutta l'Azienda. A tutti i vicentini però voglio dire che possono e devono continuare ad avere fiducia nel Pronto Soccorso dell'Ospedale S. Bortolo, perché la superficialità di 8 operatori non deve inficiare il lavoro quotidiano di uno staff composto da 21 medici, 50 infermieri e 21 operatori socio-sanitari”.

29 aprile 2016
© Riproduzione riservata

Altri articoli in QS Veneto

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy