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Pfas. Ministero dell’Ambiente istituisce un tavolo nazionale per porre limiti in tutto il Paese

A istituire il Tavolo il ministro Sergio Costa. Al tavolo, secondo quanto riferito da una nota della Regione Veneto, oltre ai rappresentanti del Ministero stesso, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e la Regione Veneto nel ruolo di ente esperto in materia. Il Ministro avrebbe chiesto anche alla Commissione Europea di porre limiti, ma sul tema sarebbe emersa l’opposizione di alcune nazioni.


03 MAG - Il Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, ha annunciato che la prossima settimana verrà istituito un tavolo tecnico nazionale con l’obiettivo di porre limiti nazionali all’inquinamento da sostanze perfluoro alchiliche (PFAS). Lo fa sapere la Regione Veneto spiegando che l’annuncio è avvenuto nel corso della Conferenza del Bacino Padano, alla quale hanno partecipato i responsabili dell’ambiente di Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. L’incontro convocato dal Ministro prevedeva tra i punti all’ordine del giorno anche di trattare il tema dei limiti all’inquinamento da sostanze perfluoro alchiliche, così come sollecitato a più riprese dall’Assessore all’ambiente della Regione del Veneto. Questo, in particolare e ancor più, in seguito ai più recenti rilevamenti sul fiume Po che hanno evidenziato un’allarmante presenza di C6O4 (PFAS di nuova generazione) duemila volte superiore ai livelli registrati nell’area interessata dall’inquinamento della Miteni di Trissino.

Al tavolo saranno chiamati a partecipare, oltre ai rappresentanti del Ministero stesso, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e la Regione del Veneto nel ruolo di ente esperto in materia.

“Siamo a totale disposizione del Ministero per portare la nostra esperienza in materia, – sottolinea l’Assessore regionale all’ambiente Gianpaolo Bottacin - soprattutto fornendo i dati registrati in questi anni relativi alla presenza di PFAS nel nostro territorio regionale. Chiediamo altresì velocità ed immediatezza nel trattare un tema che, come dimostrano i rilievi lungo il fiume Po relativi alla presenza di anomale concentrazioni di C6O4, ha carattere nazionale e come tale va affrontato soprattutto a tutela di tutte le popolazioni interessate”.
 
Il Ministro avrebbe inoltre spiegato ai rappresentanti delle regioni del territorio padano di avere chiesto alla Commissione Europea di porre limiti di 100 nanogrammi per la somma dei PFAS, 30 per i PFOS e 65 per i PFOA. Sembra, però, come riferito dal Veneto, che sul tema sia emersa l’opposizione di alcune nazioni.

03 maggio 2019
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