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Case di riposo. Lanzarin ai sindacati: “Impegno comune per colmare i vuoti d'organico”

Incontro in regione con Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Fisascat Cisl e Uiltc per fare il punto delle criticità emerse o generate dall'emergenza covid. "La Regione intende perseguire tutte le vie possibili per ridare serenità ai gestori e agli operatori delle strutture per anziani, per qualificare e valorizzare le competenze sociosanitarie del personale e per assicurare il mantenimento degli standard assistenziali e di sostenibilità degli enti e delle strutture”, ha assicurato l’assessore.


30 LUG - Gli organici nelle case di riposo, il riconoscimento premiale per il personale impegnato nella gestione dell’emergenza Covid 19 e la ‘ri-partenza’ anche economico-finanziaria delle strutture di assistenza: sono i temi al centro del confronto avuto ieri in Regione tra l’assessore alla Sanità e al Sociale, Manuela Lanzarin, e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali degli operatori delle Ipab di assistenza alle persone non autosufficienti (Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Fisascat Cisl e Uiltc).
 
“Un confronto puntuale, articolato e costruttivo – fa sapere in una nota l’assessore, al termine dell’incontro – che prosegue il dialogo in essere con i rappresentanti degli enti (Uripa e Uneba) nel comune impegno volto ad individuare i possibili percorsi per dare una risposta alle esigenze operative di centinaia di strutture residenziali per anziani presenti in Veneto  e di migliaia di operatori, in particolare infermieri e Oss, che si sono fatti carico con sacrificio e professionalità della continuità del servizio assistenziale agli ospiti in una fase di gestione emergenziale, aggravata dalle misure di isolamento per il contenimento del contagio e dall’impoverimento degli organici. La Regione intende perseguire tutte le vie possibili per ridare serenità ai gestori e agli operatori delle strutture per anziani, per qualificare e valorizzare le competenze sociosanitarie del personale e per assicurare il mantenimento degli standard assistenziali e di sostenibilità degli enti e delle strutture”.
 
In merito alla carenza di personale, riferisce la nota, “l’assessore ha ricordato l’impegno formativo assunto dalla Regione con i corsi per Oss e la nuova procedura avviata su scala regionale, attraverso l’avviso pubblico di Azienda Zero, per aiutare le strutture residenziali ad assumere infermieri e operatori sociosanitari adeguatamente formati".
 
Quanto alla richiesta di estendere anche al personale delle case di riposo il riconoscimento premiale attribuito a medici e infermieri della sanità, l’assessore, “nel condividerne lo spirito e l’opportunità”, ha segnalato la necessità di un intervento normativo in sede nazionale. “Il decreto 18/2020 (il cosiddetto “Cura Italia”) – ha ricordato l’assessore - non assegna risorse ad  enti e strutture diverse da quelle appartenenti al servizio sanitario regionale, né la Regione ha spazi di autonomia in materia di ordinamento civile e contrattuale”.
 
Infine assessore e rappresentanti sindacali hanno condiviso l’esigenza di continuare il confronto tra le parti rispetto alle tematiche aperte e agli sviluppi dei provvedimenti già adottati e di quelli in itinere.

30 luglio 2020
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