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Lunedì 31 GENNAIO 2022
Variante Omicron. Indagine della Asl di Chieti: in terapia intensiva nessun decesso tra i vaccinati

Dopo un primo quadro sull’incidenza dei contagi in provincia, la Asl di Chieti, Lanciano e Vasto accende i riflettori sulle terapie intensive evidenziando da una parte che Omicron non sia innocua come pensano alcuni e confermando, dall'altra, l'efficacia del vaccino salva la vita. Al 16 dicembre 2021 i ricoverati in rianimazione erano 21, di cui 18 contagiati con Delta e 9 con Omicron. Se si considerano tutti i reparti Covid, si contano in totale 21 decessi, ma nessuno tra i vaccinati.

La variante Omicron è pericolosa, ma il vaccino rappresenta uno strumento di protezione importante anche contro questa variante. Lo dicono i numeri della rianimazione della Asl di Chieti, Lanciano e Vasto, che accende i riflettori sulle terapie intensive.

I dati riferiti al 16 dicembre 2021 parlano di 27 ricoverati in rianimazione, 18 non vaccinati (il 66,7%) e 9 vaccinati (33,3%). Dei ricoverati in rianimazione, il 18 era stato contagiato con la variante Delta (11 non vaccinati e 7 vaccinati) e 9 con la variante Omicron (7 non vaccinati e 2 vaccinati).

Dei 27 ricoverati in rianimazione, 13 sono deceduti. Di questi, 8 erano i pazienti con variante Delta (44,4%) e 5 con variante Omicron (55,6%). Tuttavia i dati evidenziano come la vaccinazione faccia la differenza. Se infatti si muore sia per Delta che per Omicron, nessun decesso si è registrato tra i pazienti vaccinati (sia per la variante Omicron che per la Delta).
 
Nel dettaglio, se  si considerano tutti i reparti Covid (rianimazione, pneumologia, malattie infettive, medicina), i decessi registrati nella Asl sono stati in totale 21, tutti riferiti a pazienti non vaccinati.
 

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