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Venerdì 07 MARZO 2014
Consultori. Gigli (Fesmed): “Subito integrazione con strutture ospedaliere”



Gentile direttore,
è certamente di grande interesse per i medici che operano nei consultori e nei reparti di maternità che la Commissione Affari Sociali della Camera, nella risoluzione approvata lo scorso 6 marzo 2014, abbia impegnato il Governo ad assumere iniziative per valorizzare e ridare piena centralità ai consultori familiari, a promuoverne un'equa diffusione sul territorio nazionale e a favorirne l'integrazione con le strutture ospedaliere.
 
 
L’occasione è stata fornita dalla relazione al parlamento del ministro della Salute sullo stato di attuazione della legge 194, per la tutela sociale della maternità e sull'interruzione volontaria della gravidanza.
 
Le carenze organizzative e strutturali che i consultori familiari presentano in diverse regioni d’Italia è certamente un ostacolo, non solo all’applicazione della legge sulle I.V.G. ma, anche all’attuazione dell'Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010 «Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità, dell'assistenza e dell'appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio cesareo».
 
Se i consultori familiari non sono pienamente operativi non riescono a farsi carico totalmente della gestione della gravidanza fisiologica, che l’Accordo gli attribuisce fino alla 36a settimana. Di conseguenza, i controlli delle gravidanze fisiologiche continuano a gravare indebitamente sui reparti ospedalieri, nei quali i dirigenti medici vanno riducendosi di numero e non sempre riescono a rispondere alla richiesta di quelle prestazioni che non sono più di loro competenza, come i controlli delle gravidanze fisiologiche.
 
Carmine Gigli
Presidente FESMED

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