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Mercoledì 24 SETTEMBRE 2014
Conferenza Stato-Regioni 22 settembre. Sangue e Fibrosi cistica. I fondi da ripartire tra le Regioni

Fondi per le attività trasfusionali e la produzione nazionale degli emoderivati, ma anche per la prevenzione e cura della fibrosi cistica. Il riparto delle somme stanziate arriva domani alla Conferenza Stato Regioni. I documenti.

Oltre 870mila euro da ripartirsi tra le Regioni per garantire il coordinamento intraregionale delle attività trasfusionali dei flussi di scambio e di compensazione.
E ancora, riparto dei fondi in attuazione dei Decreti legislativi 207 e 208 per la rintracciabilità del sangue e degli emocomponenti destinati a trasfusioni e la notifica di effetti indesiderati ed incidenti gravi (in totale 596,188), e per la qualità per i servizi trasfusionali (in totale 706,688).
 
Ma anche il via libera del Cipe alle quote da ripartire tra le regioni per la prevenzione e cura della fibrosi cistica sul Fondo sanitario nazionale per l’anno 2012 e 2013
 
 
Ecco i provvedimenti che arriveranno domani sul tavolo delle Stato Regioni.
 
 
Intesa sulla proposta del Ministero della salute di ripartizione alle Regioni, per l’anno 2014, dei fondi di cui all’articolo 6, comma 1, della legge 21 ottobre 2005, n. 219, “Nuova disciplina delle attività trasfusionali e della produzione nazionale degli emoderivati”.
 
Intesa sulla proposta del Ministro della salute di deliberazione Cipe di assegnazione alle Regioni della quota vincolata per le finalità di prevenzione e cura della fibrosi cistica sul Fondo sanitario nazionale per l’anno 2012 e 2013.
 
Parere sulla proposta del Ministero della salute di obiettivi e criteri ai fini della ripartizione tra le Regioni, per l’anno 2014, (Cap. 4385 PG 7 e Cap. 4385 PG 8) dei fondi da destinarsi all’attuazione dell’articolo 12 del decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 207 (“Attuazione della direttiva 2005/61/CE che applica la direttiva 2002/98/CE per quanto riguarda la prescrizione in tema di rintracciabilità del sangue e degli emocomponenti destinati a trasfusioni e la notifica di effetti indesiderati ed incidenti gravi”) e dell’articolo 5 del decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 208. (“Attuazione della direttiva 2005/62/CE che applica la direttiva 2002/98/CE per quanto riguarda le norme e le specifiche comunitarie relative ad un sistema di qualità per i servizi trasfusionali”)

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