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Martedì 01 MARZO 2011
Quando la casa è un pericolo. Pronto il piano nazionale per prevenire gli incidenti domestici
Migliaia di morti e centinaia di milioni di euro per cure ospedaliere. Questa la realtà degli incidenti domestici, contro i quali è pronto un Piano nazionale del Ministero della Salute, realizzato in collaborazione con il CCM e la Regione Friuli Venezia Giulia, per la prevenzione, l'aggiornamento del personale e l'assistenza. Realizzato anche un manuale tecnico "Infortuni nelle abitazioni", che raccoglie per la prima volta tutti gli aspetti del rischio infortunistico nelle abitazioni.
Gli incidenti domestici rappresentano un problema di sanità pubblica di grande rilevanza. I dati sul fenomeno non molto recenti ma vengono tuttora considerati attendibili per "fotografare" quella che è una vera e prorpia "guerra" casalinga. Nel nostro Paese, infatti, secondo i dati Istat (2001) sono state poco meno di 2.850.000 le persone vittima di un incidente domestico. E secondo i dati del Siniaca (Sistema informativo nazionale sugli incidenti domestici) almeno 1.300.000 persone hanno richiesto assistenza in pronto soccorso ospedaliero a seguito di incidenti in casa e di questi almeno 130.000 sono stati ricoverati per un costo totale di ricovero ospedaliero di circa 400 milioni di euro all’anno. Infine dai dati Istat e Siniaca si possono stimare 4.500 morti per incidente domestico nel 2001 (7,8 morti per 100.000 abitanti).
L’obiettivo è quello di supportare ed offrire assistenza tecnico-scientifica ai piani regionali di prevenzione degli incidenti domestici.
Sarà previsto dunque un aggiornamento professionale di referenti regionali, scelti tra gli operatori dei Servizi Territoriali ed Ospedalieri, impegnati nelle diverse fasi di implementazione dei piani regionali di prevenzione degli incidenti domestici, con particolare riguardo alla rilevazione dei fattori di rischio infortunistico presenti nelle abitazioni, correlati anche alle caratteristiche dei soggetti che vi dimorano (bambini, anziani, soggetti affetti da disabilità, soggetti con abitudini di vita a rischio); i referenti saranno indicati dalle singole Regioni e costituiranno il primo nucleo di una rete di esperti nell’area della prevenzione degli incidenti domestici.
Sono stati inoltre predisposti tutoraggio e assistenza tecnica ai referenti regionali coinvolti nelle attività di avvio e di sviluppo degli interventi di prevenzione previsti, e realizzati strumenti omogenei di valutazione e registrazione dei rischi infortunistici nelle abitazioni, oltre che di informazione-assistenza per i soggetti-utenti seguiti.
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