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Martedì 27 OTTOBRE 2015
Bolzano. Donazione cordone ombelicale, parte la campagna di sensibilizzazione

Nel 2014 sono stati donati in Alto Adige 417 cordoni ombelicali, contro i 346 del 2013 (vedi i dati regionali). Stocker: “Dobbiamo cambiare atteggiamento nei confronti delle malattie e dimostrare maggiore solidarietà, come nel caso della donazione del cordone ombelicale, il cui prelievo è innocuo per la donna ed il bambino”.

Prende il via, nella PA di Bolzano, la nuova campagna sulla donazione del cordone ombelicale. A sottolineare l’“importanza di donare” e l’“esigenza di sensibilizzare la popolazione” è stata ieri l’assessore provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Martha Stocker. “L'utilizzo del cordone ombelicale, ricco di cellule staminali, svolge un ruolo fondamentale nel trattamento di numerose malattie”, spiega in una nota in cui si ricorda che il sangue del cordone ombelicale è la parte di sangue placentare che rimane nel cordone ombelicale, dopo la recisione dello stesso al termine del parto. Questo sangue, che normalmente viene scartato, è una straordinaria risorsa di cellule staminali emopoietiche, cioè di cellule, che generano i globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine, simili a quelle che si trovano nel midollo osseo.

Nel 2014 sono stati donati in Alto Adige 417 cordoni ombelicali che vengono quindi raccolti presso la Banca del sangue cordonale di Padova e messi a disposizione di pazienti affetti da malattie del midollo osseo, tumori, leucemie e linfomi per i quali è necessario trapiantare cellule staminali emopoietiche.

“Già oggi circa un quinto dei pazienti trapiantati utilizzano cellule cordonali emopoietiche e secondo gli esperti è necessario incrementare ulteriormente la raccolta di sangue cordonale al fine di offrire una sempre maggiore copertura per i pazienti che vengono sottoposti a trapianti di organi e cellule”, riferisce la Giunta provinciale spiegando che nel 25% dei casi le cellule staminali necessarie all'effettuazione delle operazioni di trapianto vengono reperite facendo ricorso a familiari del paziente, il 40% viene reperito facendo ricorso alla Banca internazionale de midollo osseo e vi è comunque circa un 35% di pazienti affetti da malattie croniche del sistema immunitario per i quali non è possibile fare ricorso a queste fonti.

Nel corso del suo intervento l'assessore Stocker ha posto l'accento sulla necessità di “cambiare il nostro atteggiamento nei confronti della malattia e di dimostrare un maggiore spirito di solidarietà come nel caso della donazione del cordone ombelicale, il cui prelievo è naturalmente innocuo per la donna ed il bambino, la donazione è volontaria, anonima ed estranea a qualsiasi fine commerciale o economico”.

La campagna di sensibilizzazione è sostenuta dall'Associazione provinciale per la donazione del cordone ombelicale, ADISCO.

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