quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Giovedì 23 FEBBRAIO 2017
Riparto Fondo sanitario. Al Piemonte 116 mln in più. Saitta: “Regioni con Aifa per ridurre costo farmaci per Epatite C” 

Questo il risultato raggiunto dopo la Conferenza delle Regioni di oggi. Per l'assessore regionale alla Sanità l'intesa definita ad inizio anno renderà possibile impostare correttamente la programmazione. Dopo aver incontrato il Dg Aifa, Saitta ha poi spiegato che, in caso di abbassamento del prezzo dei farmaci anti Epatite C a 4mila euro, "si potrebbero curare più del doppio dei pazienti attualmente curati”.

La Conferenza della Regioni ha raggiunto questa mattina l’accordo sulla ripartizione del fondo sanitario 2017. Rispetto allo scorso anno, c’è un aumento di risorse per 1 miliardo e 580 milioni di euro. Per quanto riguarda il Piemonte l’incremento sul 2016 è di circa 116 milioni, fondi che saranno prevalentemente vincolati a una serie di nuovi costi sanitari, come la spesa per i farmaci innovativi contro l’Epatite C, per i farmaci oncologici, per i nuovi vaccini, per il rinnovo del contratto di settore, per la stabilizzazione dei precari.
 
“Giudico in maniera assolutamente positiva il fatto che per il secondo anno di fila l’intesa sia stata definita all’inizio dell’anno – commenta l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta -. Sono soddisfatto perché solo in questo modo è possibile avere certezza delle risorse effettivamente disponibili e di conseguenza impostare correttamente la programmazione”.
 
Proprio sul tema dei nuovi farmaci contro l’Epatite C, Saitta ha incontrato, anche in qualità di coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, il direttore dell’Aifa Mario Melazzini, impegnato nella trattativa con le aziende farmaceutiche per la riduzione del costo. “L’Aifa è determinata ad ottenere entro la fine del mese l’abbassamento del prezzo dei farmaci almeno a 4mila euro – aggiunge Saitta -. Dalle Regioni c’è il pieno sostegno a questa azione: vorrebbe dire infatti poter curare più del doppio dei pazienti attualmente curati”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA