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Mercoledì 29 NOVEMBRE 2017
Precari. Smi su circolare Madia: “Una risposta insufficiente e un pasticcio normativo”

Il Sindacato dei Medici Italiani interviene sulla circolare parlando di “politica del granchio” da parte del Governo. Dominjianni (Responsabile dirigenza medica Smi): “Sui precari una risposta insufficiente a un problema serio, come ha già scritto Fvm. Ma questo è anche un pasticcio normativo. Una circolare attuativa può estendere il raggio di applicazione di un decreto? Serve chiarezza, altrimenti questo è solo uno spot elettorale?”.

Il Responsabile nazionale dell’area della dirigenza medica del Sindacato dei Medici Italiani, Andrea Dominijanni, letta la circolare applicativa del decreto delegato per la stabilizzazione dei precari, rivolge una critica richiesta di chiarimenti al ministro Marianna Madia: “Questo governo continua a stupirci. Dopo il tragico naufragio delle promesse di incremento del Fondo Sanitario Nazionale e la pessima gestione delle trattative per il rinnovo del Contratto dei medico e sanitari con l'emendamento che tassava maggiormente le sigarette, ecco che dal cilindro esce la circolare 3/ 2017 del 23 novembre della ministra Marianna Madia, attuativa di una parte importante del recente decreto delegato 75/2017 sulla stabilizzazione dei precari contenuta nell'art.20 in particolare il paragrafo 3,2,8 che riguarda il SSN. La lettura non attenta induce a ritenere che fosse estesa alla dirigenza la stabilizzazione, ma il decreto delegato 75/2017 è chiaramente rivolto, ‘al  personale  non dirigenziale’, come recita letteralmente”.

Ma Dominijanni insiste: “La domanda di chiarezza sorge spontanea dato che nella circolare è stato inserito che “è consentito il ricorso anche alle procedure di cui all'art.20, il che “permetterebbe l'applicazione ai dirigenti medici e sanitari”, estendendo a loro quanto non previsto dal decreto delegato? Ma una circolare attuativa può estendere l'applicazione di un decreto?”.

“Oltretutto – prosegue il sindacalista - non siamo certi di alcune interpretazioni, in positivo, come quella relativa alla stabilizzazione dei precari con anzianità di servizio di almeno tre anni che hanno superato procedure selettive, tipo avvisi pubblici. Non vorremmo che si creassero ulteriori blocchi e si generassero altri ricorsi e contenziosi giudiziari. Ora basta, servono risposte serie e adeguate”.

“Ci aspettiamo - conclude Dominijanni - di avere immediate precisazioni, perché altrimenti questo è un pericoloso spot elettorale che lascia i medici precari in balia dell’arbitrio delle regioni”.

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