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Mercoledì 30 MARZO 2022
Dm71. La Campania pone il veto e in Stato-Regioni è di nuovo fumata nera. I nuovi standard del territorio andranno avanti ma c’è il rischio di una falsa partenza

Nonostante il tentativo di mediazione della scorsa settimana oggi è stata ufficializzata in Stato-Regioni la mancata intesa sul provvedimento a quanto si apprende per il veto della Campania in Conferenza dei presidenti. Il Governo potrà in ogni caso vararlo ma è chiaro che senza l’accordo con tutte le Regioni, il decreto non partirà nel migliore dei modi.

Niente da fare anche oggi in Conferenza Stato-Regioni sul Dm 71 sugli standard per l’assistenza territoriale. La settimana scorsa sembrava si fosse trovata la quadra ma oggi al dunque la Conferenza dei presidenti ha espresso la mancata intesa sul provvedimento.
 
A bloccare tutto è stata la Regione Campania per cui evidentemente non è stata giudicata sufficiente la mediazione che si era raggiunta pochi giorni fa sulla dirimente questione della carenza delle risorse per l’attuazione del decreto che prevedeva l’istituzione di un Tavolo con Mef e Salute che avrebbe dovuto vigilare sull’attuazione del decreto e valutare qualora vi fosse stata la necessità di immettere nuovi fondi. “Non possiamo approvare un provvedimento senza avere la garanzia che i fondi siano sufficienti per il personale” è il ragionamento.
 
Ma nonostante quasi tutti gli altri presidenti fossero disposti all’intesa trapela in ogni caso della delusione per la metodologia di lavoro che ha visto un coinvolgimento tardivo delle Regioni che si sono sentite messe alle strette con l’inserimento del provvedimento all’ordine del giorno lo scorso 16 marzo anche se è da evidenziare come i lavori sul Dm 71 sono partiti a luglio dell'anno scorso. E c'è da dire anche che sul documento tecnico che disegna gli standard per Case della Comunità, ospedali di Comunità etc. l'accordo era fatto.
 
E ora che succede? Il Governo (se non si riuscirà a trovare la quadra con la Campania), motivando la scelta, potrà in ogni caso adottare dal 16 aprile il provvedimento ma sul testo peserà l'ombra di una falsa partenza.
 
Luciano Fassari

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