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Mercoledì 16 NOVEMBRE 2022
Medici di famiglia. Snami boccia proposta riforma di Fimmg Lazio: “Irricevibile”

Il sindacato contro la proposta avanzata dalla Fimmg per il nuovo accordo integrativo regionale: “Un modello che svilisce totalmente la figura del medico di medicina generale che ci esporrà ad un lavoro esteso praticamente a giorno e notte per tutti, senza alcuna possibilità di individuare sostituti per le ferie, di potersi assentare per  malattia e per il dovuto riposo”.

Lo Snami “rifiuta categoricamente la base di proposta avanzata dalla Fimmg Lazio per il rinnovo dell’air che di fatto introduce una sorta di medico di medicina generale h24 senza che ci sia il personale e le strutture logistiche e denuncia che il progetto è totalmente decontestualizzato dalla situazione sanitaria territoriale del momento”.

“Un modello che svilisce totalmente la figura del medico di medicina generale – dice il presidente nazionale Snami Angelo Testa – che ci esporrà ad un lavoro esteso praticamente a giorno e notte per tutti, senza alcuna possibilità di individuare sostituti per le ferie, di potersi assentare per malattia e per il dovuto riposo. Il medico si troverà ad affrontare di tutto senza gli investimenti adeguati, in strutture non idonee e con scarso personale di supporto in una sorta di comparto di guardia medica generalizzata. Quasi una tappa conclusiva in negativo di un percorso partito con la legge Balduzzi e con la relativa convenzione successiva”

Gli fa eco Giuseppe Lanna, presidente di Snami Roma “Poiché non ci sono allo stato le condizioni per assicurare una vera turnazione potrebbe paventarsi uno scenario drammatico in cui il medico diverrebbe schiavo della sua stessa attività, con situazioni estreme, di fatto fuori legge, di medici costretti a svolgere la propria attività continuativamente con conseguente possibile nocumento per i pazienti. Il tutto in una regione che non da garanzia di investimenti per il personale ed in cui da quattro anni i medici aspettano gli adeguamenti contrattualizzati.”

“Si chiede una concertazione con tutti gli attori del sistema e non solamente con una parte -conclude Angelo Testa- ed una riflessione straordinaria per evitare un precedente pericoloso ed un effetto domino che sarebbe devastante per la medicina generale.”

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