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Giovedì 28 FEBBRAIO 2013
Agenas. Domani presentazione ricerca su disabilità anziani

I risultati della ricerca presentano un insieme di linee guida condivise per l’identificazione dell’anziano fragile e la successiva promozione di interventi di prevenzione secondaria della disabilità nel contesto dei servizi socio-sanitari territoriali. IL PROGRAMMA DEL CONVEGNO.

Si svolgerà domani, 1 marzo, presso l’Auditorium del Ministero della salute, Lungotevere a Ripa 1, il Convegno finale di presentazione della ricerca “La prevenzione della disabilità negli anziani ad alto rischio funzionale: definizione e sperimentazione di strumenti ed interventi”.
Alla ricerca, finanziata dal Ministero della salute, hanno partecipato, oltre ad Agenas, l’ARS toscana, la UO di Geriatria dell’Azienda sanitaria di Firenze, la cattedra di Gerontologia e Geriatria dell’Università di Firenze, la Società della Salute Fiorentina Sud-Est e la Società della Salute Valdichiana Senese.
I risultati della ricerca presentano un insieme di linee guida condivise per l’identificazione dell’anziano fragile e la successiva promozione di interventi di prevenzione secondaria della disabilità nel contesto dei servizi socio-sanitari territoriali.
 
La salute degli anziani rappresenta la sfida del futuro, considerato l’allungamento della vita ed il rilevante uso di risorse e servizi sanitari nella terza età; una visione positiva della salute degli anziani richiede tutta una serie di azioni finalizzate a prevenire lo stato di non autosufficienza e a permettere una vecchiaia serena nel proprio ambito sociale.
I risultati della ricerca hanno messo in luce una significativa trasformazione complessiva del modo di percepire ed affrontare l’invecchiamento. I dati delineano infatti con chiarezza uno scenario nel quale i modi di vivere e di percepire l’età anziana si modificano e si evolvono velocemente, anche se queste trasformazioni risentono della variabile territoriale, con un’articolazione che differenzia Nord e Sud, aree urbane e ad alta industrializzazione rispetto ad aree extraurbane, nonché zone montane, rurali, insulari o particolarmente disagiate.
Nel corso della ricerca sono stati analizzati un insieme di fattori, dalle alterazioni biologiche età-dipendenti, a quelle legate agli stili di vita, fino alla malattie croniche e ai fattori sociali, che aumentano nell’anziano il rischio di compromissione dello stato di salute, con possibile esito in disabilità, istituzionalizzazione o decesso.
 
Evidenze scientifiche internazionali dimostrano inequivocabilmente che gli anziani, definibili fragili, possono essere identificati e, quando vengano messi in atto interventi specialistici mirati, mantenuti più a lungo in condizioni di buona autonomia funzionale, il che consente la permanenza nell’ambiente domestico ed una migliore qualità della vita. I risultati della ricerca e le analisi normative raccolte verranno presentate per essere condivise con altri progetti regionali relativi alla fragilità realizzati nelle Regioni: Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Puglia, Veneto.

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