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Lunedì 19 GENNAIO 2015
Formazione medica. Giannini e Lorenzin promosse. Calabrò bocciato



Gentile Direttore,
il professore ordinario di Cardiologia presso la Seconda Università di Napoli e deputato Raffaele Calabrò, sostiene che l'unica formazione di qualità possibile per la classe medica è quella svolta all'interno delle strutture universitarie della nostra penisola. Ecco perché non sono d'accordo.
 
Da anni ormai tutte le associazioni di categoria degli specializzandi sono concordi nel denunciare che non sono garantiti i diritti fondamentali del medico in formazione, quali ad esempio una formazione non adeguata agli standard europei.
 
A causa di questi diritti negati, il medico specializzando che opera all'interno degli ospedali universitari è utilizzato attualmente come forza lavoro a basso costo, costretto spesso ad affrontare turnistiche massacranti.
 
Sulla carta già oggi esiste una rete formativa di ospedali, ma è facile capire il motivo per cui non sia facilmente accessibile ai medici in formazione la frequentazione di tali nosocomi.
 
Riguardo agli standard qualitativi, vorrei ricordare come esempio che se si guardano i dati del Programma Nazionale Esiti, vi sono ospedali non universitari che hanno volumi di attività ed esiti eccellenti, al pari o addirittura più elevati rispetto ad alcune cliniche universitarie. E allora perché non sfruttare per la formazione tale ingente risorsa?
 
La proposta fatta da Anaao di individuare dei Teaching hospital al fine di permettere allo specializzando un periodo formativo extra-universitario, va di pari passo a quanto dichiarato dai ministri Lorenzin e Giannini lo scorso 16 gennaio.
 
In un sistema sanitario in cui la maggior parte dei giovani specialisti è precaria, istituire un percorso di inserimento graduale non può che favorire l'immissione del medico in formazione nel mondo del lavoro.

Gabriele Romani
Anaao Giovani

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