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Mercoledì 15 FEBBRAIO 2017
Policlinico di Bari. Fitelab scrive ad Emiliano contro la delibera aziendale sul personale

La delibera cancella dalla dotazione organica 5 posti di dirigente delle professioni sanitarie. Per il presidente di Fitelab, Saverio Stanziale, “va contro l'applicazione dell'articolo 36 della Legge regionale 26 del 2006”, “non riconosce i valori dei professionisti sanitari” e “non è un investimento per avviare le strategie di cambiamento  prefigurate dall’evoluzione del Sistema sanitario”.

Non piace alla Federazione Italiana Tecnici di Laboratorio Biomedico (Fitelab) la delibera n. 1865 del 28 dicembre 2016 della Direzione Generale dell'Azienda Policlinico di Bari con oggetto “Programma del fabbisogno di personale per gli anni 2016, 2017, 2018” con cui si cancella dalla dotazione organica 5 posti di dirigente delle professioni sanitarie al fine di assumere altri profili. E così il presidente nazionale di Fitelab, Saverio Stanziale, prende carta e penna e scrive al presidente della Giunta pugliese, Michele Emiliano, al Commissario Straordinario Ares, Giancarlo Ruscitti, e al Dg del Policlinico, Vitangelo Dattoli, per chiedere che “venga rispettata la legge” e “quali siano le motivazioni che hanno portato il Direttore generale del Policlinico di Bari ad effettuare questa scelta”.

Infatti, evidenzia Stanziale, quanto previsto dalla delibera “va contro l'applicazione dell'articolo 36 della Legge regionale 26 del 2006”.

“Inoltre, questo provvedimento  non riconosce i valori dei professionisti sanitari e non è un investimento per avviare le strategie di cambiamento  prefigurate dall’evoluzione del Sistema Sanitario”.

Per il presidente nazionale di Fitelab “a questo punto diventa urgente un confronto con i rappresentanti delle professioni sanitarie affinché la Regione Puglia  promuova  la valorizzazione e la responsabilizzazione delle funzioni e del ruolo delle professioni sanitarie infermieristiche, ostetriche, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione, con il fine di contribuire alla realizzazione del diritto alla salute, all’integrazione socio sanitaria e al miglioramento dell’organizzazione multiprofessionale del lavoro, attraverso l’istituzione delle direzioni aziendali delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche e delle professioni riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione ovvero un dirigente per area (infermieristico - ostetrico, tecnico - diagnostica, della riabilitazione, della prevenzione)”:

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