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QS Edizioni - venerdì 26 aprile 2024

Regioni e Asl - Abruzzo

Chieti. Al via Unità di cure primarie: stanziati 758 mila euro

immagine 27 aprile - L’Unità di cure primarie è stata prevista nella nuova pianificazione sanitaria per dare più servizi ai cittadini con il coinvolgimento dei medici di medicina generale, al fine di disincentivare il ricorso al Pronto soccorso. Sarà ubicato all’interno del vecchio ospedale “SS. Annunziata”
L’Azienda sanitaria locale Lanciano Vasto Chieti ha formalizzato con una delibera la costituzione a Chieti di un’Unità di Cure primarie all’interno del vecchio ospedale “SS. Annunziata”.

A questo scopo sono stati destinati 758 mila euro.

L’Unità di cure primarie è stata prevista nella nuova pianificazione sanitaria per dare più servizi ai cittadini con il coinvolgimento dei medici di medicina generale, i quali in forma associata garantiscono assistenza con orario continuato nelle ore diurne. La finalità è anche quella di disincentivare il ricorso al Pronto soccorso per i “codici bianchi”, per quelle problematiche non gravi e di lieve entità che possono essere risolte evitando l’accesso in ospedale.
 
È prevista la realizzazione di 12 ambulatori specialistici (due per i pediatri di libera scelta, sette per i medici di medicina generale, tre per assistenza specialistica), un’infermeria, sale d’attesa, sette bagni, oltre a spogliatoi e uffici amministrativi.
 
“Adesso siamo impegnati nella stesura del bando di gara per l’affidamento dei lavori finanziati con fondi di progetti obiettivo della Regione Abruzzo”, ha affermato il direttore generale della Asl, Pasquale Flacco. “Puntiamo molto su questa realizzazione che, secondo le nostre stime, potrà essere utilizzata da circa 44 mila assistiti, per i quali farà la differenza poter contare in centro città di assistenza continuativa e qualificata. L’Unità di cure primarie rappresenta un modello di organizzazione sanitaria evoluta fortemente invocata dal’assessore regionale alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci, e che va nella direzione di quel potenziamento di medicina territoriale già avviato nei centri minori e che ora approda anche nel capoluogo”. 
27 aprile 2018
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