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QS Edizioni - venerdì 26 aprile 2024

Regioni e Asl - Calabria

Inaugurato il Pronto soccorso di San Giovanni in Fiore. Oliverio: “Dopo anni di depauperamento del territorio stiamo invertendo rotta”

immagine 7 maggio - L’ospedale serve oltre 20 mila persone in una zona montana. Il presidente della Regione: “Il territorio e i cittadini devono avere punti di rifermento nelle prestazioni sanitarie, i servizi fondamentali devono essere garantiti. Raggiungere luoghi lontani quando si hanno problemi di salute può costare la vita”
Il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio ha inaugurato domenica mattina il Pronto Soccorso e l’Unità Operativa Complessa di Radiologia del Presidio Ospedaliero di San Giovanni in Fiore (CS), comune di quasi 20 mila abitanti nel cuore della Sila a oltre 1.100 metri di altitudine.

Entrambe le strutture sono state interessate da un importante lavoro di ristrutturazione: il Pronto Soccorso della cittadina silana ora dispone di una sala d'aspetto, la stanza Triage e quelle per i codici rosso mentre la Radiologia è stat dotata di nuove apparecchiature e di nuove sale di somministrazione dei farmaci per i pazienti oncologici.

“Gli ospedali, nel 2010, in particolare quelli di montagna per un decreto sono stati destinati allo svuotamento, al depauperamento tanto che nel corso di questi anni c'è stata una forte emigrazione sanitaria, con implicazioni gravi, danno per i cittadini, aggravio di costi ed una implosione dei pronto soccorso di altre strutture. Abbiamo deciso di cambiare marcia ed assunto una linea precisa, portandola avanti non senza difficoltà. Le realtà montane devono essere salvaguardate”, ha detto Oliverio.

“San Giovanni in Fiore è un grande centro della Calabria posto in altitudine, merita un servizio di tutela e cura della salute. 20.000 persone residenti ed il circondario non possono essere privati di un punto qualificato. Oggi inauguriamo questi servizi a San Giovanni in Fiore, ma siamo stati ad Acri, Soveria Mannelli, Serra San Bruno. Ci sono i risultati di una cambio di linea: il territorio ed i cittadini devono avere punti di rifermento nelle prestazioni sanitarie, i servizi fondamentali devono essere garantiti. Raggiungere luoghi lontani quando si hanno problemi di salute può costare la vita. In questo, la spinta verso la di scelta rispondere al primo criterio degli investimenti pubblici: la cura della persona. E ciò è lontano dalla demagogia”. 
7 maggio 2018
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