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QS Edizioni - venerdì 26 aprile 2024

Federsanità

Responsabilità professionali. Dalla Luiss i primi specialisti del corso in collaborazione con Federsanità

immagine 19 febbraio - Venerdì 16 febbraio si è conclusa la seconda edizione del corso e gli studenti hanno superato l'esame finale. I corsi sono finalizzati a formare in maniera completa gli operatori della gestione del rischio delle aziende sanitarie e ospedaliere, in linea anche con le indicazioni del modello sistemico per la gestione del rischio in sanità di Federsanità Anci e le cogenze sulla sicurezza delle cure e la responsabilità professionale introdotte dalla legge 24/2017.
La legge 24 del 8 marzo 2017 (legge Gelli Bianco) pone le basi per la sostenibilità di un sistema sanitario di tipo universalistico coniugando l’equilibrio tra gli interessi di quanti operano multiprofessionalmente in ambito sanitario e quelli dei cittadini che devono poter confidare in un sistema di tutele assistenziali tanto sicuro quanto efficace, democraticamente accessibile ed economicamente sostenibile.
 
I profili innovativi della norma riguardano - innanzitutto - la configurazione della sicurezza delle cura come elemento costitutivo del diritto alla salute e il contrasto della medicina difensiva; inoltre, la possibilità per gli esercenti le professioni sanitarie di operare sotto una minor pressione di rischio penale e la riduzione per il medico dipendente (o equiparato) dell'esposizione ad azioni risarcitorie, in considerazione del maggior onere probatorio posto a carico del potenziale danneggiato, il quale potrà comunque agevolmente agire contro l’azienda sanitaria o anche - mediante azione diretta - contro l’assicurazione del professionista.

La Legge incide anche sul sistema di deflazione del contenzioso giudiziario da domanda risarcitoria; l’art 8 prevede che chiunque voglia esercitare un’azione innanzi al giudice civile debba prima obbligatoriamente tentare la composizione della controversia mediante un procedimento di Mediazione ovvero richiedendo al Tribunale una Consulenza tecnica preventiva (art. 696 bis c.p.c.) e che la controversia tra struttura sanitaria o professionista e paziente asseritamente danneggiato trovi un efficace momento di valutazione tecnica prima ancora della proposizione della causa, con possibilità che tale valutazione conduca alla definizione della lite e renda non necessario l'avvio di un giudizio.

Attraverso questi strumenti normativi la consulenza tecnica viene anticipata e preposta al processo come condizione di procedibilità, offrendo così alle parti quegli stessi elementi che in un eventuale, successivo giudizio sarebbero valutati dal giudice per decidere la controversia. In tal modo, a fronte di un parere autorevole e terzo, si pongono le basi per una equa e tempestiva soluzione della controversia.
 
Da qualche mese lo strumento normativo è disponibile, noi speriamo di contribuire al compimento della stessa attraverso dei professionisti che conoscano ed evidenzino al meglio i vantaggi che possono conseguire dalla corretta applicazione di questo strumento normativo (pre)processuale nelle Aziende Sanitarie che, obbligatoriamente dovranno strutturarsi per gestire al meglio le tutele assistenziali auspicate dalla norma.
 
Per garantire ciò Federsanità Anci ha sottoscritto fin dal 2016 un accordo di collaborazione con Luiss Business School – School of management per la realizzazione di Corsi di Perfezionamento Universitario in Risk Management in Sanità.
 
I corsi sono finalizzati a formare in maniera completa gli operatori della gestione del rischio delle aziende sanitarie e ospedaliere, in linea anche con le indicazioni del modello sistemico per la gestione del rischio in sanità di Federsanità Anci e le cogenze sulla sicurezza delle cure e la responsabilità professionale introdotte con la legge 24 del 8 marzo 2017.
 
Venerdi 16 febbraio si è conclusa la seconda edizione del corso e gli studenti che hanno superato l’esame finale del corso di perfezionamento hanno sostenuto anche la sessione d’esame per l’ottenimento della certificazione di competenze per la funzione di risk manager, gestito da un ente di certificazione terzo – Cepas, previsto dal modello sistemico di gestione del rischio di Federsanità Anci.
 
Auguriamo a tutti buon lavoro con l’auspicio che siano attori dell’auspicio prescrittivo dalla legge, il mantenimento dell’universalismo del servizio sanitario nazionale. 
 
Teresa Bonacci
19 febbraio 2018
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