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QS Edizioni - venerdì 26 aprile 2024

Richetti (Azione): “La priorità è salvare l’universalismo del sistema sanitario pubblico”

30 novembre - "C’è una cosa più politica della cura delle persone? Il diritto alla salute è una delle architravi della nostra Costituzione. In Italia curiamo le persone prima di chiedergli i documenti, grazie al cielo! Questo è universalismo. La Repubblica riconosce la persone, non chiede loro la cittadinanza per curarle. E mi chiedo: potete mettere 10 miliardi per finanziare Quota 100 e neanche 1 euro per aumentare il numero di contratti delle specializzazioni mediche, costringendo così i nostri laureati a migrare altrove? E ancora, dobbiamo chiederci se la fiscalità generale riesce da sola a sostenere il nostro Ssn universale. Oggi, tra esenzioni per età o malattie, solo il 29% delle persone paga il ticket fornendo un contributo aggiuntivo. Non a caso si parla sempre più di secondo pilastro. Dobbiamo capire quale possa essere il modello migliore per rendere sostenibile il servizio sanitario pubblico anche in futuro, ma dobbiamo farlo partendo da una certezza: non dobbiamo rinunciare all’universalismo".
 
Così Matteo Richetti durante la convention sulla sanità promossa oggi al Teatro Eliseo a Roma dal nuovo movimento Azione.
30 novembre 2019
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