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QS Edizioni - venerdì 26 aprile 2024

M5S: “Posti in terapie intensive sono occasione mancata Regioni”

21 ottobre - “A seguito dell’emergenza Covid- 19 con il decreto Rilancio, Parlamento e governo hanno programmato 3.553 nuovi posti di terapia intensiva aggiuntivi, fino ad un totale di oltre 8 mila posti di terapia intensiva. Ad oggi però non tutte le regioni hanno provveduto ad attivarle, e lo dimostra il fatto che, degli attuali 8.288 posti potenzialmente disponibili, quelli che risultano in base ai dati del Nuovo sistema informativo sanitario (NSIS) del ministero della Salute sono pari a 6.628. I dati che vengono forniti dal ministero della Salute rappresentano una fotografia fedele di tutto ciò che il Governo ha messo in campo. Purtroppo ciò che emerge in modo evidente è che allo stato attuale il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva, rispetto ai posti concretamente attivabili per i pazienti Covid, è del 10,49 per cento rispetto al 14, previsto dal decreto Rilancio”. Lo dichiara Mara Lapia, deputata del MoVimento 5 Stelle e componente della commissione Affari Sociali e Sanità, durante il question time di oggi rivolto al ministero della Salute che si è tenuto in Aula a Montecitorio. 
 
“Pur riconoscendo l’azione di monitoraggio del governo, - aggiunge Nicola Provenza, deputato del MoVimento 5 Stelle in commissione Affari Sociali e Sanità- bisogna avere il grande senso di responsabilità di riconoscere che le difficoltà emerse rappresentano un’occasione mancata, un fallimento gestionale e organizzativo da parte degli enti territoriali. Solo quando le Regioni completeranno l’allestimento dei posti in terapia intensiva - con tutti i ventilatori già consegnati dalla struttura commissariale - si potranno raggiungere, a regime, 8.679 posti letto in terapia intensiva, come previsto nel decreto. Ci sono pazienti cronici - persone fragili, pazienti anziani - che già in queste ore, in alcune regioni, si vedono messi da parte da una evidente inefficienza e incapacità di gestione da parte degli enti territoriali. Abbiamo bisogno della collaborazione dei presidenti di Regione e di una loro gestione efficace, solo in questo modo potremo uscire dall’emergenza”, concludono. 
21 ottobre 2020
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