“Estendere la proroga dei piani terapeutici sino al termine dello Stato di emergenza”.
Questo l’appello lanciato dal Presidente della Fnomceo
Filippo Anelli. al Ministro della Salute,
Roberto Speranza, e ai
vertici dell’Aifa.
L’Agenzia del farmaco, con un comunicato del 29 maggio, aveva infatti previsto che, “stanti le esigenze derivanti dal mantenimento delle misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, limitatamente ai casi in cui non fosse ancora possibile seguire i percorsi di ordinario monitoraggio delle terapie soggette a piano terapeutico Aifa (web-based o cartaceo), la validità di tali piani” potesse essere ulteriormente prorogata fino al 31 agosto. Da qui l’appello di Anelli.
“L’emergenza è tutt’altro che conclusa – spiega Anelli – i contagi appaiono in risalita, e tutti gli sforzi vanno ora concentrati su un contenimento dei focolai in vista della riapertura delle scuole. D’altra parte, le proroghe dei piani terapeutici concesse durante l’epidemia di Covid-19 hanno dimostrato come i medici di medicina generale possano in maniera efficace assumersi la responsabilità delle prescrizioni dei farmaci e della gestione dei pazienti e come i rinnovi periodici così ravvicinati non siano che un aggravio burocratico, volto più al controllo della spesa che a quello della terapia – argomenta – anzi, in molti casi, questa difficoltà nell’accesso ai farmaci innovativi costituisce un vero e proprio sbarramento proprio per i pazienti più fragili, che, impossibilitati a recarsi nelle strutture abilitate o dagli specialisti, ripiegano su farmaci meno appropriati o interrompono le terapie”.
“Se vogliamo trarre una lezione dalla pandemia di Covid-19, è proprio l’aver dimostrato che una burocrazia più snella non solo è possibile, ma giova ai pazienti, ai professionisti, ai sistemi sanitari – continua -. In questi mesi, siamo riusciti a portare a compimento percorsi avviati da anni, come quello della dematerializzazione delle ricette. Le stesse proroghe dei piani, sia quelli relativi ai farmaci sia quelli per gli ausili, i dispositivi monouso e gli altri dispositivi protesici, hanno portato benefici a migliaia di pazienti cronici e con patologie rare, che hanno bisogno a vita di questi presidi e che sarebbero stati costretti ad acquistarli o, altrimenti, a interromperne l’utilizzo, con gravissime conseguenze”.
“Ci appelliamo dunque al Ministro della Salute, Roberto Speranza, che sappiamo sensibile a queste tematiche, perché intervenga sull’Aifa, ottenendo un’estensione della proroga sino al termine dello Stato di emergenza –conclude – auspichiamo poi una deburocratizzazione e una semplificazione di queste procedure prescrittive, che faccia tesoro della lezione impartita dalla Covid-19 e sfrutti la presenza capillare e prossima ai pazienti dei medici di medicina generale per la prescrizione dei nuovi farmaci che abbiano dato prova di efficacia e sicurezza”.