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QS Edizioni - venerdì 26 aprile 2024

Regioni e Asl - Lazio

Chiusura Ime, Anaao: “Trasferite i fondi messi a disposizione nel 2014 alla Regione Lazio”

immagine 20 giugno - Il sindacato dei medici interviene a favore dei lavoratori dell’Istituto europeo di ematologia invitando le istituzioni ad impegnarsi concretamente per salvare un’importante struttura sanitaria che salva la vita a bambini provenienti da tutto il mondo. “Che si apra un tavolo di confronto con tutti gli attori istituzionali”.
L’Istituto Europeo di Ematologia, nato come Fondazione nel 2003 su iniziativa congiunta dei Ministeri della Salute, degli Affari Esteri, dell’ Economia e della Regione Lazio è stato messo in liquidazione con conseguente licenziamento di tutti i suoi dipendenti. Nessuno dice però che “nella sede dell’IME, presso il Policlinico di Tor Vergata, vengono tuttora effettuati trapianti di midollo osseo in bambini affetti da malattie ematologiche provenienti da tutto il mondo”, spiega Guido Coen Tirelli, Segretario regionale Anaao
 
“Dopo varie vicissitudini – continua Tirelli - compreso il tentativo di trasformazione della Fondazione in Agenzia di cooperazione Internazionale (ognuno ha creduto opportuno di tirare l’acqua al proprio mulino), il disinteresse totale dei Ministeri  sta conducendo al disfacimento di un progetto che è invece diventato un vero e proprio modello di solidarietà, di cura, di crescita e qualificazione di strutture sanitarie straniere. Soltanto con il trasferimento dei finanziamenti già in essere (Legge di stabilità 2014 etc.), dai rispettivi Ministeri alla Regione Lazio, si potrà evitare una simile catastrofe ed emergenza sociale”.
 
L’Anaao Assomed nell’esprimere solidarietà ai Lavoratori dell’IME chiede l’immediata, urgente apertura di un tavolo di confreonto tra gli attori della vicenda ovvero, Ministero della Salute, Ministero dell’Economia, Ministero degli Affari Esteri, Regione Lazio, congiuntamente ai Sindacati Medici, Confederali ed ai rappresentanti dei lavoratori per portare a risoluzione questa penosa e delicata vicenda.
20 giugno 2018
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