Il presidente della Regione Lombardia,
Attilio Fontana, e l’assessore al Welfare,
Giulio Gallera, esprimono cordoglio e vicinanza, a nome della Regione, alla famiglia della ragazza di 19 anni della provincia di Bergamo, deceduta nelle scorse ore all’Ospedale di Brescia per meningite da meningococco. È quanto si legge in una nota della Regione in cui si spiega che sono in corso gli accertamenti per individuare il ceppo di riferimento.
“Questa notizia – commentano Fontana e Gallera – ci riempie di dolore. La giovane era stata ricoverata ieri agli Spedali Civili di Brescia, con sintomi lievi, ma nel corso della serata il quadro clinico si è drammaticamente aggravato”.
“Abbiamo attivato, attraverso le Ats competenti – spiega Gallera – la profilassi antibiotica precauzionale nei confronti dei familiari, di 90 studenti universitari della ‘Cattolica’ di Brescia e delle persone che sono state a contatto con la ragazza nei giorni scorsi”.
“Non c’è nessun allarme – assicura Gallera – la meningite non viene trasmessa per semplice contatto diretto o tramite la presenza nella stessa stanza”.
Nel corso della giornata si è poi appreso che sette persone, risulterebbe siano tutti medici, sono comunque indagate per omicidio colposo nell’inchiesta aperta dal pubblico ministero di Brescia
Lorena Ghibaudo a seguito del decesso della giovane.
Le persone sotto inchiesta - a quanto riporta il
Corriere della Sera - sarebbero tutte in servizio al Civile di Brescia e in particolare si tratterebbe di "due medici del pronto soccorso, due cardiologi, una specialista del reparto Malattie infettive, un medico dell’Emodinamica, uno della Rianimazione cardiochirurgica e una collega della seconda Rianimazione".
L’obiettivo delle indagini - scrive sempre il
Corriere - "non è scoprire le cause del decesso, che appaiono drammaticamente chiare. Ma capire se possano esserci state disattenzioni o negligenze da parte del personale medico".