6 maggio -
Questo giornale è stato forse il primo in Italia (e sostanzialmente in solitaria) ad auspicare la sospensione dei brevetti per i vaccini anti Covid (lo scrivevamo già il
12 gennaio scorso e poi il
15 dello stesso mese e poi ancora il
4 marzo.
Ieri il presidente degli Stati Uniti Biden ha stupito il mondo annunciando che l’America è favorevole a sospendere la copertura brevettuale per questi vaccini, compiendo una inaspettata “inversione a U” rispetto alla posizione storica degli Usa ma anche di Ue, Uk, Giappone, Brasile, Canada, Svizzera, Australia e Singapore, tutti allineati a difesa del brevetto, senza se e senza ma.
Non possiamo quindi che essere contenti della scelta di Biden. Ora siamo curiosi di vedere in quanti saranno a correre sul carro del nuovo paladino della solidarietà vaccinale e quanti di questi verranno dalle fila di quelli che fino a ieri sostenevamo (anche con una certa spocchia) che il copyright vaccinale era l’ultimo dei problemi per garantire il vaccino per tutti.
E quindi non resta che sperare che a questi annunci seguano fatti concreti per rendere realmente il/i vaccino/i Covid quel “bene comune” accessibile realmente a tutti.
Cesare Fassari
Ps. Forse era scontata ma l'alzata di scudi delle aziende farmaceutiche mi ha comunque lasciato l'amaro in bocca. Non mi si venga più a parlare di bilanci sociali e menate del genere. Please.