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QS Edizioni - martedì 19 marzo 2024

Scienza e Farmaci

Coronavirus. Si rasserena clima tra Regioni e Governo. Pronta una nuova Ordinanza “concordata” che divide l’Italia in tre livelli di rischio. Freno ai tamponi, Conte: “Negli ultimi tre giorni abbiamo esagerato”

immagine 25 febbraio - Lo ha annunciato il premier nel primo pomeriggio. Il testo pronto in serata. "Uno dei tre livelli per quelle aree molto circoscritte individuate come epicentri del coronavirus;  un secondo livello riguardante le aree circostanti che presentano alcuni episodi di contagio; infine c'è tutta la restante parte del territorio nazionale dove non c'è motivo di adottare misure severe". "Non ha senso sospendere attività didattiche e lavorative in zone non a rischio". E sulla carenza di mascherine e dispositivi di protezione richiama le aziende a privilegiare il fabbisogno nazionale
In arrivo una nuova ordinanza da parte del Governo. "Nel pomeriggio diffonderemo raccomandazioni molto articolate condivise con il Comitato tecnico scientifico e con l'Istituto superiore di sanità". Ad annuciarlo è il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante una conferenza stampa nella sede della Protezione civile.
 
Qui saranno contemplati tre livelli di intervento. "Daremo indicazioni a tutte le regioni assicurando la massima uniformità di comportamenti su tutto il territorio nazionale. In sostanza avremo tre livelli: uno già adottato per quelle aree molto circoscritte individuate come epicentri del coronavirus, ossia i dieci Comuni del lodigiano ed il Comune di Vò; poi abbiamo un secondo livello riguardante le aree circostanti che presentano alcuni episodi di contagio; infine c'è tutta la restante parte del territorio nazionale dove non c'è motivo di adottare misure severe, ma restano valide solo misure di cautela. Non hanno motivo di sussistere in zone non colpite le sospensioni di attività produttive e scolastiche, ma, al massimo, verranno sospese le gite d'istruzione". 
 
Equipaggiamento personale sanitario. "Daremo poi indicazioni anche alle aziende che producono materiali di protezione di privilegiare i fabbisogni italiani per questa emergenza nazionale. Stiamo adottando misure straordinarie e urgenti perché le produzioni di questi equipaggiamenti, come le mascherine, vadano a soddisfare le nostre esigenze nazionali. Detto questo, i protocolli d'azione sono ben chiari, collaudati e condivisi da tutto il personale sanitario a livello nazionale".
 
Nuovi casi in Toscana e Sicilia. "Ci è stato segnalato un caso a Palermo in una comitiva che è stata ben individuata. Sono state individuate le persone che sono state a stretto contatto con queste persone. Un altro caso ci è stato segnalato a Firenze. C'è sempre stata e ci sarà massima chiarezza con Oms ed Ecdc sui dati che riguardano il nostro Paese, ma non ci sarà spazio per nessun frantintedimento: il nostro Ssn è eccellente e le misure messe in campo sono di massimo rigore. E proprio per questo noi confidiamo che nei prossimi giorni inizieremo a registrare un effetto contenitivo rispetto alla diffusione del virus".
 
Italia Paese sicuro. "L'Italia è un Paese sicuro, in cui si può viaggiare e fare turismo, ci sono solo aree limitatissime con restrizioni; forse è un Paese più sicuro di tanti altri. Siamo tutti impegnati nelle relazioni internazionali, sarebbe ingiusto se arrivassero limitazioni da parte di Stati esteri, non lo possiamo accettare. Il messaggio è che i nostri concittadini possono partire sicuri per loro e per gli altri", ha proseguito il premier.
 
Con Regioni clima collaborativo. "Non vogliamo sopravanzare le competenze regionali. Il nostro sistema sanitario è strutturato su base regionale. Il coordinamento con le Regioni va fatto e stiamo lavorando tutti insieme fianco a fianco. Dobbiamo coordinare i nostri sforzi a livello di governo nazionale e territoriale, utilizzando il 'braccio operativo' della Protezione civile. Abbiamo tre imperativi etici: collaborare, collaborare, collaborare. Nell'interesse dei nostri cittadini", ha aggiunto Conte.
 
Tamponi. "La prova tampone va fatta solo in alcuni casi circostanziati. Il fatto che negli ultimi giorni si sia esagerato con la prova tampone non corrisponde alle prescrizioni della comunità scientifica (in tutto ne sono stai fatti 8.600 ndr.)", ha concluso.

 
25 febbraio 2020
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