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QS Edizioni - venerdì 26 aprile 2024

Regioni e Asl - Umbria

Ospedali a misura di donna. Tre bollini rosa per l’Ao di Perugia

immagine 5 dicembre - Per il quinto anno consecutivo l’Azienda ospedaliera perugina riceve il massimo dei voti dall’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (Onda). Il dg Duca: “Riconosciute professionalità e umanizzazione del personale sanitario”. In Itala le strutture premiate quest'anno da Onda sono in totale 306: 71 hanno ottenuto tre bollini, 183 due bollini e 52 un bollino.
Per la quinta volta consecutiva l'Azienda Ospedaliera di Perugia ha ottenuto il massimo riconoscimento dei 3 Bollini Rosa, assegnati  da Onda, l'Osservatorio nazionale della salute della donna. La cerimonia di consegna è avvenuta presso il Ministero della Salute, presenti i rappresentanti delle 306 strutture ospedaliere premiate, di cui solo 71 hanno ottenuto il massimo consenso dei tre Bollini.

In una nota dell'ufficio stampa del S. Maria della Misericordia viene sottolineata una analitica valutazione da parte della giuria che ha valutato un questionario di 300  domande suddivise in 16 aree specialistiche. La commissione, composta da esperti di diverse discipline, è stata presieduta da Walter Ricciardi, presidente dell'Istituto Superiore di Sanità.

Per la prima volta dalla istituzione del premio, sono stati introdotte  due nuove specialità, la geriatria e la pediatria, dove anche in questi settori il S. Maria della Misericordia si è distinto; anche i percorsi assistenziali "ospedale-territorio" hanno avuto un peso nella graduatoria, così come la presenza del servizio Pet-Terapy, da qualche anno attivo a Perugia nella struttura di Oncoematologia Pediatrica.

Alla cerimonia di martedì mattina hanno partecipato il direttore generale dell'Azienda Ospedaliera Emilio Duca, il direttore sanitario Diamante Pacchiarini e la dirigente della direzione medica Ilaria Bernardini. “Desidero condividere questa soddisfazione con tutti gli operatori del nostro ospedale che con la massima professionalità hanno contribuito a confermare la qualità dei servizi assistenziali nelle patologie della donna”, ha detto il Dg.
5 dicembre 2017
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