“Nel periodo di luglio e agosto siamo riusciti a ridurre la trasmissione del Covid-19, diventando un puntino bianco in mezzo al mondo. Adesso anche per noi le cose stanno cambiando. I dati del 19/10/2020 sono che in un giorno i nuovi positivi sono saliti 502 portando il totale a 36.353, da inizio pandemia. Gli attualmente positivi, di ieri invece passano dai 9425 a 9845. I decessi rimangono stabili a 2255, mentre aumentano i negativizzati arrivando a toccare quota 24253 (+83 rispetto a ieri)”. A commentare i dati della Regione Veneto è
Giovanni Leoni, presidente dell’ordine dei medici di Venezia e vicepresidente della federazione nazionale dei 106 ordini italiani.
Vero è che, soprattutto in Veneto, i numeri delle persone positive per Covid e ricoverate nelle terapie intensive sono 50, mentre i ricoverati nei reparti di malattie infettive sono 427, un numero non paragonabile a quello dello scorso marzo. Su 5 milioni di abitanti nella Regione Veneto le persone che stanno facendo la quarantena a casa con sintomi sono 169. Ma c’è preoccupazione perché il trend dei contagi è in ascesa.
“L’aumento dei contagi – continua l’analisi Giovanni Leoni – viene ricondotto principalmente a due variabili: le persone hanno rincominciato a muoversi di più, stando di più insieme. Nel mondo del lavoro, ad esempio, molti hanno abbandonato lo smart-working per ritornare in ufficio, sono state riaperte le scuole, si sono riempiti i mezzi di trasporto pubblico con particolare preoccupazione per gli autobus ed i tram, meno per i treni a lunga percorrenza ma la grande pressione è sui treni regionali. Altra variabile importante è l’abbassamento dell’età media fra i contagiati che è scesa di molto rispetto a prima. Sono le classi di età tra i 19 ed i 50 anni che toccano il 48.2% dei contagiati, e questo perché sono i soggetti che si muovono di più per lavoro e vita sociale. Inoltre, vedo ancora che in alcune persone la mascherina viene indossata come un capo di abbigliamento. La mascherina è uno strumento sanitario e va posizionata correttamente per coprire naso e bocca e ogni giorno va sostituita”.
Per Leoni quindi, “le misure restrittive hanno il significato del richiamo del rispetto alle regole, l’assoluta maggioranza dei cittadini italiani e veneti per principio le rispettano, quando però sono messi nelle condizioni di farlo, e mi riferisco in particolare alla situazione nei trasporti pubblici dove ancora oggi si vedono molti assembramenti”.
Endrius Salvalaggio