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Mercoledì 13 MARZO 2019
Quote Rosa e Diritti Lgbt nel Contratto di medici e sanitari



Gentile Direttore,
le questioni generali sulla contrattazione infinita del CCNL ci appassionano e ci vedono vicini a tutti i grandi e piccoli sindacati italiani e tuttavia l'assenza di alcuni temi, ci cancella e ci umilia oggi e sicuramente anche domani se non saranno accolte delle precise richieste nel merito della Questione di Genere.
 
Le colleghe Arcieri e Mancin e le donne in generale, hanno più voce in capitolo e non hanno problemi a parlarne in prima persona.
 
Noi medici e personale sanitario LGBT siamo generalmente muti o mute... terrorizzati all'idea che reclamare i Diritti Sindacali o lottare per i Diritti Sanitari significhi subire danni alla propria carriera e immagine pubblica sul posto di lavoro.
 
Gli ordini professionali di solito tacciono, ma quando rispondono alle nostre sollecitazioni sulle questioni deontologiche dell'omofobia sanitaria non usano neanche una parola relativa all'argomento e comunque insabbiano tutto (come l'ordine dei medici di Torino sul caso de Mari).
 
In questo baratro noi di Amigay osiamo comunque ribadire queste semplici richieste:
1) Le Quote Rosa per la carriera in Medicina e per i ruoli di Manager, perché è dimostrato anche dal numero monografico di Lancet da voi pubblicato, che perfino il metodo meritocratico garantisce solo i maschi eterosessuali cisgender. 
 
2) Il Diritto al Coming Out nel CCNL, come timidamente proposto attraverso ANAAO, perchè deve essere scritto in modo esplicito che abbiamo il diritto di parlare della nostra vita privata esattamente come i nostri colleghi e colleghe eterosessuali cisgender. 
 
3) L'Obbligo di Contrasto Attivo all'Omofobia, Misoginia e Xenofobia Sanitaria, a tutela dei nostri utenti e dei loro familiari LGBT, ma anche dei colleghi, come si vede anche in questo nuovo videospot a cartoni animati. 
 
 
Manlio Converti
Psichiatra
Presidente Amigay 

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